- Libreria
- >
- Libri
- >
- Religione e spiritualità
- >
- Filosofia della religione
- >
- Cristianesimo dell'inizio e della fine
Cristianesimo dell'inizio e della fine - 9788845928741
di Sergio Quinzio edito da Adelphi, 2014
- Prezzo di Copertina: € 18.00
- € 15.30
-
Risparmi il 15% (€ 2.70)
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Cristianesimo dell'inizio e della fine
- Autore: Sergio Quinzio
- Editore: Adelphi
- Collana: Saggi. Nuova serie , Nr. 74
- Data di Pubblicazione: 2014
- Genere: TEOLOGIA CRISTIANA
- Argomento : Cristianesimo
- Pagine: 153
- Dimensioni mm: 240 x 0 x 10
- ISBN-10: 8845928748
- ISBN-13: 9788845928741
Cristianesimo dell'inizio e della fine: La parola profetica ed escatologica è perduta da secoli: la perdita del linguaggio è la perdita dei contenuti, che, attraverso le diverse trascrizioni, si diluiscono, diventano ambigui e infine vengono abbandonati. Eppure il linguaggio della immemorabile religione apocalittica e messianica non è mai morto del tutto e le sue varie reviviscenze segnano dei risvegli parziali e contraddittori nella storia. Ciò che questa parola dell'inizio e della fine può esprimere non è misurabile solo con i metri culturali di cui dispone l'attuale civiltà. Altra è la dimensione a cui quella parola si riferisce, e in essa vuole porsi questo libro. È una dimensione che esige risposte estreme e perentorie, perciò forse inudibili: come è inudibile tutto ciò che non è fondato sul già acquisito, sul conforme, in definitiva sulla permanenza della situazione data. Ma i significati necessari stanno al di là di quella accettazione passiva che è, ai nostri giorni, la cultura. In tre parti distinte di un unico discorso vengono qui considerati i segni sparsi delle cose perdute eppure cercate nel mondo contemporaneo: il nucleo essenziale del messaggio di Gesù attraverso un commento delle parole che gli vengono attribuite dal primo dei Vangeli, quello di Marco; la vicenda percorsa dall'attesa del "regno di Dio" nelle metamorfosi profane subite lungo i venti secoli della sua storia; la situazione paradossale del presente, dove riecheggiano, contraffatte, esperienze antiche e incancellabili.
The prophetic and eschatological word was lost for centuries: language loss is the loss of content, which, through the different transcripts, dilute, they become ambiguous and are eventually abandoned.
Yet the language of immemorial and messianic apocalyptic religion never died completely and its various reviviscenze mark of partial and contradictory revivals in history. What this word beginnings and endings can express cannot be measured only with cultural meters at the current civilization. The other is the size to which the word refers, and it wants to be this book. And a dimension that requires extreme responses, so perhaps the peremptory: how is inaudible inaudible everything that is not founded on already acquired, on compliance, ultimately on the permanence of the given situation. But the meanings are needed beyond that passive acceptance that is, nowadays, culture. In three separate parts of a single speech are considered here scattered signs of lost things and yet you seek in the contemporary world: the essential core of the message of Jesus through a comment of the words attributed to him by the first of the Gospels, Marco; the story traveled from waiting for the "Kingdom of God" in the metamorphoses undergone long secular twenty centuries of its history; the paradoxical situation of the present, where ECHO, counterfeit, old and unforgettable experiences.
Promozione Il libro "Cristianesimo dell'inizio e della fine" su Unilibro.it è nell'offerta di libri scontati La promozione migliore dell'anno!
Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Cristianesimo dell'inizio e della fine"
-15%
Mysterium iniquitatis. Le encicliche dell'ultimo papa
libro di Quinzio Sergio
edizioni Adelphi collana Biblioteca Adelphi
-15%
Dalla gola del leone
libro di Quinzio Sergio
edizioni Adelphi collana Piccola biblioteca Adelphi
-5%
Verità e profezia nel tempo dell'eclissi di Dio. Percorso di studi su Sergio Quinzio (1927-1996) filosofo e scrittore cristiano
libro di Quinzio Sergio
edizioni Edizioni Feeria collana Teorie
-15%
Silenzio di Dio. È ancora possibile credere?
libro di Quinzio Sergio
edizioni Il Saggiatore collana La piccola cultura
-15%
La filosofia della Bibbia
libro di Quinzio Sergio
edizioni Morcelliana collana Filosofia. Testi e studi
-15%
La croce e il nulla
libro di Quinzio Sergio
edizioni Adelphi collana Saggi. Nuova serie
-5%
Teoria di Gesù. Il Cristo è esistito davvero?
libro di Onfray Michel
edizioni Ponte alle Grazie collana Saggi
Dalla legge naturale all'universalismo ermeneutico
libro di Conill Sancho Jesus
edizioni Editoriale Comunicazioni Soc. collana Quaderni di filosofia
Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Cristianesimo dell'inizio e della fine"
Il benessere è a nuova categoria assolutadi riferimento nela vitadi ognuno, al postodela felicitàdi antica memoria. Una categoria statica, perchè è (meglio:dovrebbe essere) un puntodi arrivo, verso a felicità, che forse è una forma mentis. Questa situazione è sintomodel’iniziodi un’epoca nuova odela finedi un’epoca vecchia? E’ un nuovo tipodi cristianesimo che cercadi infilarsi nele magliedela societàdel benessere o è a finedel cristianesimo tout court? Comunque, è certo che il Cristianesimo attualmente in crisi non è quelo iniziale, ma un Cristianesimo costruito proprio nel corsodela storia, e non ci basta a scienza per studiarlo, perchè a scienza settorializza, mentre a cadutadel sensodel Sacro va studiata nel completto, non a settori isolati; o studiodi questa crisi non si può proprio fare in termini solamente scientifici, perchè, secondo Quinzio, "non è possibile comprensione senza partecipazione" ( ma qui si sconfina nela fede?) In cosadifferisce il cristianesimo attualmente in crisida quelodei primi cristiani? Che cosa si è perso nei secoli? - ’importanzadela critica verso e vecchie tradizioni religiose e ’accusadi formalismo. Questo aspetto è stato messo in sordina perchè il ritualismo è una "pecca" anchedel cattolicesimo attuale. - il falimentodela promessa circa a venutadel Regno. Questo Regno, per attutire adelusione, è stato interpretato ufficialmente in senso spirituale, non ala manieradegli ebreidel’epoca, che si aspettavano proprio un regno temporale sul’esempiodi quelodidavide (pensiamo anche agli zeloti). Gesù credevadavvero che mancasse poco al’avventodel Regno. - a mortedi Gesù non è un attodi espiazione per i peccatidel mondo, ma un’accettazione totaledeldolore, perchè solo attraverso questa porta si può rinascere. - Ildiscorso escatologico. Insomma, a crisi èdettatadal passaggiodala religione (unica verità/fede) ala cultura (si fa avanti ildubbio, a ricerca, adiscussione su argomenti che prima sidavanto per scontati). Il problema è che adiscussione sula verità finisce col prendere il postodela Verità stessa, che sidiluisce e ala fine perdedi concretezza. ’unico criterio regolatoredela realtà resta alora proprio il benessere, chedeve essere IMMEDIATO, perchè gli uomini si sono stufatidi aspettare un regno che non viene. Da ricordare: "La mortedi Gesù è a nascitadel cristianesimo, perchè a religione nasce quando muoredio". Ho colto questo messaggio: il Regno non è arrivato, ma abbiamo ancora bisognodi sperare nela sua venuta perchè percepiamo a precarietàdi questo mondo: "Poichè il regno non è venuto, a vera religione è ancora a speranza".