L'onda mediale. Le nuove immagini nell'epoca della società visuale - 9788857530871

L'onda mediale. Le nuove immagini nell'epoca della società visuale: Questo volume segna la tappa conclusiva di una tetralogia dedicata alle illusioni e agli inganni che vengono prodotti dalle nuove immagini fotografia, cinema, televisione e video - le quali recuperano, riformulano e innovano quelli resi dalle forme classiche di rappresentazione. Studiando le origini della "farsa" dell'immagine, riprendendo il termine usato da Ortega y Gasset, rivolgendo in particolare l'attenzione al Barocco, periodo fecondo di teorizzazioni e pratiche di illusioni e svelamenti, per poi confrontarsi con Mario Missiroli per un raffronto tra le teorie estetiche indagate e la pratica artistica di uno dei più importanti registi italiani del Novecento, si è giunti, in questa quarta fase, all'analisi di ciò che riescono a produrre i mass media e i new media. Così, pur riconoscendo i legami che sussistono tra le due tipologie di immagini, quelle nuove e quelle classiche, si sono messe in evidenza le differenze che le separano, e sono state analizzate le peculiarità dei nuovi mezzi di rappresentazione che, grazie al susseguirsi delle innovazioni tecnologiche, riescono a produrre la sensazione sempre più suggestiva di una presentazione della realtà e di un'onda mediale che travolge lo spettatore e lo trasporta in uno spaesante perfetto doppio del reale. E contro tale fenomeno, ancora una volta, il pensiero e l'arte della modernità risulteranno le armi più efficaci per non soggiacere e per far rimanere vigile la nostra coscienza critica.
This volume marks the final stage of a series devoted to illusions and deceptions that are manufactured from new images photography, film, television and video-which they recover, we reformulate and innovate ones made from classical forms of representation. Studying the origins of the "farce" of the image, taking up the term used by Ortega y Gasset, paying particular attention to Baroque, fertile period of theories and practices of illusions and knotty, then confront Mario Missiroli for a comparison of the aesthetic theories investigated and the artistic practice of one of the most important Italian directors of the twentieth century, it has come, in this fourth phase analysis of what can produce mass media and new media. Thus, while acknowledging the ties that exist between the two types of images, the new ones and the classical ones, have highlighted the differences that separate them, and analyzed the peculiarities of new means of representation that, thanks to a succession of technological innovations, manage to produce the feeling more and more suggestive of a presentation of reality and medial wave that sweeps the viewer and delivers it in a disorienting perfect double of reality. And against this phenomenon, once again, the thought and art of modernity are the most effective weapons to not succumb and to remain alert our critical conscience.