Ragazzi in guerra e nell'Olocausto. I loro diari segreti - 9788855800242

Ragazzi in guerra e nell'Olocausto. I loro diari segreti: La prima raccolta di diari tenuti da bambini e ragazzi di ogni parte d'Europa durante la Seconda guerra mondiale. Dai ghetti della Lituania, della Polonia, della Lettonia e dell'Ungheria ai campi di concentramento di Terezin, Stutthof e Janowska, dalle strade bombardate di Londra e Rotterdam alla prigione nazista di Copenaghen, queste pagine, sconosciute al grande pubblico e conservate in poche copie superstiti, raccontano cosa significhi per un adolescente vivere ogni giorno con la consapevolezza che può essere l'ultimo. Ma è proprio in situazioni tanto drammatiche che la scrittura testimonia un'irriducibile voglia di vivere. Guidate dalla spontaneità dell'età infantile, le penne di questi giovani narrano l'incubo del quotidiano con una schiettezza sorprendente. I toni sono spesso amari, ma non mancano note umoristiche, espressioni di fiducia e, soprattutto, di grande coraggio. Il diario diviene l'unico sostegno, il miglior amico a cui confessare paure e con cui sfogare la rabbia per affrontare il domani. E, allo stesso tempo, una forma di resistenza alla follia dei tempi. Un modo per dare ordine al caos, per contrastare l'oppressione, per sopravvivere nella memoria. Per salvaguardare la propria umanità, e quella degli altri.
The first collection of diaries kept by children or young people all over Europe during World War II. From Poland, Latvia Lithuania ghettos, and Hungary to the concentration camps of Terezin, Stutthof, and bombed roads in London and Rotterdam, Janowska the Nazi prison of Copenhagen, these pages, unknown to the general public and stored in a few surviving copies, tell us what it's like for a teenager to live every day with the knowledge that could be his last. But it is precisely in situations so dramatic that Scripture testifies to an indomitable will to live. Guided by the spontaneity of childhood, the pens of these young people tell the nightmare of everyday life with a surprising bluntness. The tones are often bitter, but there are also humorous notes, expressions of faith and great courage. The diary becomes the sole support, the best friend to confess fears and vent the anger to face tomorrow. And, at the same time, a form of resistance to the madness of the times. A way to give order to chaos, to thwart the oppression, to survive in memory. To safeguard his humanity, and the lives of others.