L'uomo che gioca - 9788876983900

L'uomo che gioca: "Il poeta tedesco Schiller nel trattato 'Sull'educazione estetica dell'uomo' non esitava a scrivere che 'l'uomo gioca soltanto quando è uomo nel significato più pieno del termine ed egli è interamente uomo solo quando gioca'. In questa luce si riesce a capire perché la cosiddetta 'analogia ludica' sia diventata nella teologia, non solo recente, un modello per parlare di Dio (pensiamo alla Festa dei folli di Harvey Cox o all'Homo ludens di Hugo Rahner). La stessa Bibbia non ha imbarazzo nel raffigurare la Sapienza divina creatrice come una fanciulla che sta danzando divertendosi nell'orizzonte di quel mondo che sta fiorendo dalle sue mani (Pro 8, 30-31). Il creare, quindi, come divertirsi: ne sanno qualcosa gli artisti. Anzi, persino Gesù si lascia catturare incuriosito dal divertimento, sia pure fallito, di un gruppo di ragazzi che giocano sulla piazza di un villaggio e che non s'accordano sul tipo di gioco da adottare: alcuni vorrebbero mimare una festa di nozze ballando al suono del flauto, altri desidererebbero invece imitare un funerale piangendo e lamentandosi. Dopotutto già nell'Antico Testamento l'era messianica era vista anche attraverso il bambino che si diverte con gli animali e che, travolto dalla curiosità che accompagna il gioco, infila la manina nella buca della vipera (Is 11,8). Oppure si sognava una Gerusalemme le cui piazze 'formicolavano di ragazzi e di ragazzi che giocavano divertendosi' (Zac 8, 5). La stessa rappresentazione escatologica nell'immaginario di secoli e secoli di arte ha sognato sempre un 'paradiso' di festa, di musica, di danze." (Gianfranc
"The German poet Schiller in the Treaty is on the aesthetic education of man ' did not hesitate to write that ' man plays only when man in fullest meaning of the word and he is all man only when he plays. In this light, you can understand why the so-called ' recreational ' analogy has become in theology, not just recently, a model for talking about God (think of the feast of fools by Harvey Cox or Homo ludens by Hugo Rahner). The Bible itself has no embarrassment in depicting the divine wisdom the creator as a girl who is dancing while having fun in the horizon of that world which is booming from his hands (Prov 8, 30-31). The create, then, how to have fun: they know something the artists. Indeed, even Jesus you leave capture intrigued by fun, albeit failed, a group of boys playing on the square of a village and who do not agree on the type of game to be taken: some would mimic a wedding party dancing to the sound of the flute, others would rather imitate a funeral crying and wailing. After all in the old testament the Messianic era was also seen through the child having fun with animals and that, overwhelmed by curiosity accompanying the game, sticks his hand in the Viper's den (Is 11.8). Or you dreamed of a Jerusalem whose squares ' boys and guys playing fun tingled ' (Zac 8, 5). The same eschatological representation in the imagination of centuries of art has always dreamed a ' heaven ' celebration, music, dances. " (Gianfranc