Rotary International, a «Brotherhood of leadership». Il caso italiano tra fascismo e primi passi della Repubblica - 9788843041879

Rotary International, a «Brotherhood of leadership». Il caso italiano tra fascismo e primi passi della Repubblica: La storia del Rotary in Italia, dalle origini agli anni Venti-Trenta del Novecento fino alla rinascita dei club nel secondo dopoguerra, condensa e riflette ambiti e problematiche dal respiro ben più ampio, meritevoli d'attenzione nella prospettiva più generale della storia italiana nel periodo considerato. Tra la costituzione del "distretto" nel 1925 e il suo scioglimento nel 1938, il tentativo di convivenza col regime fascista è intessuto di compromessi e di finzioni: l'analisi dell'attività dei club e dei suoi rappresentanti conferma, infatti, che le iniziali convergenze con il fascismo non potevano che essere occasionali (quantunque importanti su alcuni punti e in certi momenti) ma che uno scontro fra le due parti sarebbe stato inevitabile, così come in effetti avvenne. Nel secondo dopoguerra l'evoluzione del Rotary nel nostro paese procede di pari passo con il mutare del quadro politico di riferimento. La vita dei club italiani assume infatti un andamento molto più tranquillo e produttivo mentre le attività promosse dall'associazione - venuta a cadere l'esigenza di difendere la propria autonomia dal potere politico - sono meno orientate ad "apparire" e più a "costruire"; così come muta la composizione sociale dei club i quali, diramandosi sul territorio italiano in modo più uniforme e comprendendo anche i centri minori - purché fortemente integrati nel tessuto produttivo nazionale - portano a una graduale ma sensibile democratizzazione del Rotary.
The history of Rotary in Italy, from its origins to the 1920s and the 1930s until the rebirth of clubs after the Second World War, condenses and reflects areas and issues with a much broader scope, deserving of attention in the more general perspective of Italian history in the period considered. Between the establishment of the "district" in 1925 and its dissolution in 1938, the attempt to coexist with the fascist regime is woven with compromises and fictions: the analysis of the activity of the clubs and its representatives confirms, in fact, that the initial convergences with fascism could only be occasional (although important on some points and at certain times) but that a clash between the two parties would be inevitable , just as it actually happened. Since the Second World War, Rotary's evolution in our country continues as the political framework changes. The life of Italian clubs takes on a much quieter and more productive trend while the activities promoted by the association - having dropped the need to defend their autonomy from political power - are less oriented to "appear" and more to "build"; As well as changing the social composition of the clubs that, branching out on the Italian territory more evenly and including even the smaller centers - provided strongly integrated into the national productive fabric - lead to a gradual but sensitive democratization of Rotary.