Il disaccordo - 9788883537035

Il disaccordo: La filosofia politica esiste? Una domanda simile sembrerebbe inopportuna: innanzitutto perché la riflessione sulla comunità, sulla legge e sul suo fondamento si trova all'origine della nostra tradizione filosofica, e non ha mai smesso di animarla; e poi perché, da qualche tempo, la filosofia politica va affermando a gran voce il suo ritorno. Ma questa filosofia politica "ritrovata" non sembra affatto spingere la sua riflessione al di là di ciò che gli amministratori dello Stato possono argomentare sulla democrazia e sulla legge, sul diritto e sullo Stato di diritto. In sostanza, tutto quello che sembra in grado di garantire è la comunicazione tra le dottrine classiche e le ordinarie forme di legittimazione degli Stati democratico-liberali. L'espressione "filosofia politica", sostiene Jacques Rancière, non definisce un ambito specifico della filosofia. Piuttosto, designa il terreno di un incontro polemico in cui si manifesta il vero paradosso della politica: l'essere priva di un fondamento autonomo. C'è politica solo perché nessun ordine sociale è fondato in natura e nessuna legge divina può mettere ordine nelle società umane. Questa è la lezione offerta da Platone. La politica nasce infatti nel momento storico in cui il popolo mette in crisi l'ordine naturale del dominio e include nella legge il principio di uguaglianza. Ma è intorno a questa uguaglianza che matura il dissenso. In cosa vi è o non vi è uguaglianza? E tra chi e chi? È qui, su questa logica del disaccordo, lontana tanto dalla discussione consensuale quanto dal torto assoluto, che si forma la filosofia politica
Does political philosophy exist? Such a question would seem inappropriate: firstly, because the reflection on the community, the law and its foundation is at the origin of our philosophical tradition, and has never stopped animating it; and then because, for some time now, political philosophy has been loudly affirming its return. But this "rediscovered" political philosophy does not seem at all to push its reflection beyond what the administrators of the state can argue about democracy and the law, the law and the rule of law. In essence, all that seems to be able to guarantee is the communication between the classical doctrines and the ordinary forms of legitimacy of the democratic-liberal states. The term "political philosophy", argues Jacques Rancière, does not define a specific area of philosophy. Rather, it designates the ground for a polemical encounter in which the true paradox of politics manifests itself: being without an autonomous foundation. There is politics only because no social order is founded in nature and no divine law can put order in human societies. This is Plato's lesson. Politics was born at the moment in history when the people undermined the natural order of domination and included in the law the principle of equality. But it is around this equality that dissent matures. What is or is there no equality? And between whom and who? It is here, on this logic of disagreement, far from consensual discussion as from absolute wrong, that political philosophy is formed