Nella terra degli zar. Il destino delle riforme in Russia (1801-1911) - 9788861348271

Nella terra degli zar. Il destino delle riforme in Russia (1801-1911): Il volume raccoglie gli Atti del Convegno dal titolo "La Russia tra rivoluzioni e riforme" che si è tenuto a Perugia il 9 novembre 2011 presso la Facoltà di Scienze Politiche. L'occasione è stata utile per ripercorrere un secolo ricco di avvenimenti durante il quale in Russia sono state gettate le basi per la nascita di una coscienza nazionale fortemente progressista. Nuove ÿgure politiche entrano in scena durante la rappresentazione di una tragedia, quella del popolo russo alle prese con un regime dispotico e illiberale. Grazie alla nuova mentalità politica cominciano ad allentarsi le catene alle caviglie della società civile, divisa fra schiavi, servi della gleba, contadini, artigiani militari e nobili. Tra le menti più brillanti di inizio XX secolo spicca Pëtr Arkad'eviç Stolypin, l'uomo che avrebbe potuto salvare la monarchia dalla deriva a cui era fatalmente destinata. La sua opera riformatrice, che lascia dietro di sé detrattori ed estimatori, arriva forse troppo tardi. La rivoluzione del gennaio 1905 e le sommosse popolari imprimono al disfacimento della monarchia un'accelerazione inaspettata e incomprensibile sia allo zar che alla nobiltà parassitaria che lo circonda. In fondo, Nicola II che non ha la sapienza del suo avo Alessandro I, né il coraggio dimostrato dal nonno Alessandro II, è un sovrano debole e soprattutto in balia degli eventi che lo travolgono a più riprese, dalla deludente sconfitta contro il Giappone all'ingresso nel primo conflitto mondiale. Sullo sfondo di questo disastroso scenario vi sono le idee rivoluzionarie, le nuove teorie socialiste sul ru
The volume collects the Proceedings of the Conference entitled "Russia between revolutions and reforms" which was held in Perugia on November 9, 2011 at the Faculty of Political Science. The occasion was useful to retrace a century full of events during which the foundations were laid in Russia for the birth of a strongly progressive national consciousness. New political ÿgure enter the scene during the representation of a tragedy, that of the Russian people struggling with a despotic and illiberal regime. Thanks to the new political mentality, the chains at the ankles of civil society, divided between slaves, serfs, peasants, military artisans and nobles, are beginning to loosen. Among the brightest minds of the early twentieth century stands out Pyotr Arkad'eviç Stolypin, the man who could have saved the monarchy from the drift to which it was fatally destined. His reforming work, which leaves behind detractors and admirers, comes perhaps too late. The revolution of January 1905 and the popular uprisings gave the disintegration of the monarchy an unexpected and incomprehensible acceleration both to the tsar and to the parasitic nobility that surrounds him. After all, Nicholas II, who does not have the wisdom of his ancestor Alexander I, nor the courage shown by his grandfather Alexander II, is a weak sovereign and above all at the mercy of the events that overwhelm him on several occasions, from the disappointing defeat against Japan to the entry into the First World War. Against the background of this disastrous scenario are revolutionary ideas, new socialist theories about ru