Così calmo il mio bambino. Risposte equilibrate al pianto del neonato - 9788850330539

Così calmo il mio bambino. Risposte equilibrate al pianto del neonato: Quando i bambini piangono e urlano di continuo, i nervi vanno a pezzi. Per i genitori, infatti, ogni minuto trascorso cercando di tranquillizzare un bambino inconsolabile è stress allo stato puro. Fondamentalmente tutti i neonati piangono, anche se la maggior parte lo fa per non più di trenta minuti nell'arco delle ventiquattro ore e per motivi di fame o stanchezza. Se però i pianti e gli strilli sono più frequenti e duraturi, o apparentemente immotivati e, nonostante gli sforzi, non si riescono a calmare, i genitori entrano in una profonda crisi e avvertono una sensazione di inadeguatezza che li può far sprofondare in stati depressivi importanti. La psicoterapeuta Christine Rankl spiega le cause alla base di questo problema e fornisce consigli davvero efficaci per risolverli nei bambini da 0 a 12 mesi. Rankl chiarisce che i vari metodi più diffusi non sono di per sé sbagliati, ma spesso si limitano a considerare un solo aspetto del problema e così facendo sfociano di frequente nel dogmatismo. Per risolvere il problema del pianto invece è essenziale per il genitore valutare non solo il piano dell'azione (cosa faccio), ma anche quello della relazione (cosa trasmetto a mio figlio), calibrando la strategia che si decide di adottare nel rispetto della fase di sviluppo psicoemotivo del piccolo.
When babies cry and shout all the time, the nerves go to pieces. For parents, every minute spent trying to reassure a child inconsolable is pure stress. Basically all babies cry, although most do it for no more than thirty minutes within 24 hours and for the sake of hunger or fatigue. However, if the cries and squeals are more frequent and longer lasting, or seemingly unmotivated and, despite the efforts, you can't calm down, parents enter into a profound crisis and experience a feeling of inadequacy that can make them sink into major depressive States. Psychotherapist Christine Rankl explains the causes behind this problem and provides recommendations really effective to solve them children 0 to 12 months. RANKL clarifies that the various most popular methods are not inherently wrong, but often they simply consider one aspect of the problem and in doing so often culminate in dogmatism. To resolve this issue of crying instead is essential for the parent action plan not only evaluate (what I do), but also that of the relationship (what I send to my son), calibrating the strategy that you choose to adopt in respect of phase-emotional development of the child.