Un pessimo baratto. Scomparsa di ambienti urbani e suburbani - 9788892356603

Un pessimo baratto. Scomparsa di ambienti urbani e suburbani: Dal dopoguerra assistiamo ad un fenomeno nei secoli mai accaduto: la sistematica cancellazione dell'identità architettonica italiana. La cancellazione di un paesaggio che era la nostra cultura del costruire, la nostra identità estetica. Non ci si riferisce, qui, ai monumenti, ma a tutto quello che stava loro attorno. Quella parte d'Italia era imprescindibile legante: era, di fatto, l'Italia. Di un Paese l'aspetto modellato dall'uomo - ossia antropizzato - non può esaurirsi nel solo elemento monumentale, nei pur preziosissimi affreschi della cappella Sistina, nelle rovine dell'Impero Romano o nelle dimore patrizie. Le anonime realtà urbane e suburbane, la fittissima rete di cittadine di provincia sono di pari importanza nella definizione estetica di un luogo. Il loro impatto visivo pesa assai più di una basilica rinascimentale o palazzo barocco. E, infatti, la quantità di elementi simili a "caratterizzare" un territorio, e non viceversa. Introduzione di Eugenio Riccomini.
After The war we witnessed a phenomenon in the centuries never happened: the systematic cancellation of the Italian architectural identity. The cancellation of a landscape that was our culture of building, our aesthetic identity. There is No reference, here, to the monuments, but to everything that was around them. That part of Italy was indispensable binder: it was, in fact, Italy. Of a Country The aspect modeled by man-that is, anthropomorphised-cannot be exhausted in the only monumental element, in the precious frescoes of the Sistine chapel, in the ruins of the Roman Empire or in the patrician residences. The Anonymous urban and suburban realities, the dense network of provincial towns are of equal importance in the aesthetic definition of a place. Their visual impact weighs much more than a Renaissance basilica or Baroque palace. And, in fact, the amount of elements similar to "characterize" a territory, and not vice versa. Introduction by Eugenio Riccomini.