Lezioni di storia della filosofia politica - 9788807104459

Lezioni di storia della filosofia politica: Questo volume è la traduzione dei corsi di storia della filosofia politica che John Rawls tenne ad Harvard a partire dalla metà degli anni sessanta, sino alla conclusione della sua attività accademica a metà degli anni novanta del secolo scorso. Rawls vi discute le concezioni dei fondatori del pensiero politico moderno: Hobbes, Locke, Hume, Rousseau, Mill e Marx. Lo scopo che Rawls si prefigge è quello di enucleare le idee che caratterizzano il liberalismo come teoria politica della giustizia all'interno della tradizione del costituzionalismo democratico. Ne emerge un affascinante confronto non solo con le grandi figure della tradizione contrattualista, ma anche con le obiezioni e revisioni di alcuni dei suoi critici più importanti: dalla dottrina dell'utilità pubblica di Hume, al liberalismo utilitarista di J.S. Mill, alla critica marxiana al capitalismo liberale. Come scrive Salvatore Veca nella sua Nota introduttiva, una delle ragioni fondamentali dell'importanza di quest'opera risiede nel'"vivido repertorio di possibilità concettuali e di prospettive teoriche fra loro alternative, in tensione costante con i nostri impegni concettuali e le nostre prospettive teoriche", e nella possibilità per il lettore di "aggirarsi nel cantiere e nel laboratorio della costruzione della teoria della giustizia come equità".
This volume is a translation of the courses in the history of political philosophy that John Rawls held at Harvard since the mid-1960s until the end of his academic career in the mid-nineties of the last century. Rawls vi discusses the conceptions of the founders of modern political thought: Hobbes, Locke, Hume, Rousseau, Mill and Marx. The purpose that Rawls aims is to single out the ideas that characterize liberalism as a political theory of justice within the tradition of democratic constitutionalism. The result is a fascinating comparison not only with the great figures of traditional contracts, but also with the objections and revisions of some of its most important critics: the doctrine of public utility of Hume, J.S. Mill's utilitarian liberalism, Marxian criticism to liberal capitalism. As he writes in his introductory Note Salvatore Veca, one of the main reasons of the importance of this work lies in the "vivid repertoire of conceptual and theoretical perspective possibilities among them alternatives, in constant tension with our conceptual commitments and our theoretical perspectives," and the possibility for the reader of "prowling in the yard and in the laboratory of the construction of the theory of Justice as fairness."