Liberalismo politico - 9788806211936

Liberalismo politico: La pubblicazione nel 1970 di "Una teoria della giustizia" di John Rawls segnò la rinascita della filosofia politica in una forma adeguata alla complessità del mondo contemporaneo e apri un appassionato dibattito. Dopo oltre vent'anni Rawls tornò in campo con "Liberalismo politico", che non costituì solo la risposta alle innumerevoli osservazioni suscitate dal suo lavoro ma rappresentò anche un originale mutamento di rotta. Nel nuovo saggio l'idea della giustizia come equità viene radicalmente riformulata. Quella che Rawls chiama "una società bene ordinata", stabile, relativamente omogenea nelle sue convinzioni morali di fondo, viene ripensata alla luce dell'effettiva realtà delle moderne società democratiche entro cui coesistono una pluralità di dottrine inconciliabili tra loro. Come è possibile che una società di cittadini liberi ed eguali permanga a lungo concorde, pur essendo profondamente divisa per la coesistenza di dottrine incompatibili tra loro? Non si tratta più di una società unita nelle sue convinzioni morali ma nella sua concezione politica della giustizia: questa giustizia è al centro di "un consenso per intersezione di dottrine comprensive ragionevoli". Questa nuova edizione, conformemente alla recente edizione in lingua inglese, propone una nuova introduzione dell'autore e due nuovi capitoli: uno è la risposta ad alcune obiezioni mossegli da Habermas; l'altro è uno degli ultimi saggi, in cui Rawls raffina e mette a punto alcune idee contenute nel libro.
The publication in 1970 of "a theory of justice by John Rawls marked the revival of political philosophy in a form appropriate to the complexity of the contemporary world and open an impassioned debate. After more than twenty years, Rawls returned to the field with "political liberalism" which was just the answer to the countless comments elicited from his job but was also an original change of course. In the new essay the idea of Justice as fairness is radically rewritten. What Rawls calls "a well-ordered society", stable, relatively homogeneous in its underlying moral convictions, is redesigned in the light of the actual reality of modern democratic societies within which coexist a multitude of doctrines incompatible with each other. How is it possible that a society of free and equal citizens remains long concorde, despite being deeply divided by the coexistence of doctrines incompatible with each other? It is no longer a unified society in his moral convictions but in his political conception of Justice: this justice is at the heart of "a consensus for intersection of doctrines including reasonable." This new edition, according to the recent English language edition, proposes a new introduction by author and two new chapters: one is the answer to some objections made against him by Habermas; the other is one of the last essays, in which Rawls refines and develops some ideas contained in the book.