I dieci comandamenti del cibo. Le leggi della tavola - 9788859232865

I dieci comandamenti del cibo. Le leggi della tavola: "I comandamenti sono stati concepiti in un'epoca in cui con "streetfood" si intendevano gli scarti di cibo che i poveracci raccattavano per strada; in cui la parola "porcheria" designava situazioni come quella di chi aveva rapporti sessuali con una donna e sua figlia, e non un hamburger con troppe salse; in cui la gente si limitava a comprare gli ingredienti, non ad "approvvigionarsi all'origine". Allora era tutto molto più semplice. In fin dei conti, la stragrande maggioranza delle decisioni relative al cibo, all'epoca di Mosè, riguardava l'alimentazione di base, cercare di non intossicarsi e non far arrabbiare un dio vendicativo. In questi primi anni del XXI secolo, invece, come e che cosa mangiamo è molto più importante di tutto ciò. Dimenticate pure il dio vendicativo, perché il problema è che cosa potrebbero pensare i vostri amici se cercaste di mangiare un hot dog con le posate. C'è anche da dirimere la complicata questione se le multinazionali globali del cibo stiano cercando di arricchirsi uccidendovi con una serie di alimenti infarciti di zuccheri. E poi c'è la cupa e alienante esperienza di quando vi sedete davanti al frigorifero prima di infilarci dentro la spesa settimanale, e vi chiedete se la quantità di cibo che non avete consumato la settimana precedente, e che ora andrà sprecata, non vi farà sentire una cattiva persona (sarò breve: mi dispiace, ma è così).
"The commandments were designed in an era when with" streetfood "you wanted the food scraps that poor people picking on the street; When the word "rubbish" indicated situations such as that of one who had sex with a woman and her daughter, and not a hamburger with too many sauces; When people would only buy ingredients, not to "procure at the origin". Then it was all much simpler. Ultimately, the vast majority of decisions related to food, at the time of Moses, concerned the basic nutrition, try not to poison oneself and not to upset a vengeful God. In these early years of the 21st century, however, how and what we eat is more important than anything. Forget the vengeful God, because the problem is what people might think your friends if you try to eat a hot dog with cutlery. There is also to settle the complicated issue if global food corporations are trying to get rich by killing you with a range of foods sugar filled. And then there's the grim and alienating experience when you sit in front of the refrigerator before you put in the weekly shopping, and you wonder if the amount of food you haven't eaten the previous week, and that now will go to waste, don't you feel a bad person (I'll be short: I'm sorry, but it's true).