Romanino e la «Sistina dei poveri» a Pisogne. Ediz. illustrata - 9788845276583

Romanino e la «Sistina dei poveri» a Pisogne. Ediz. illustrata: "Per comprendere Romanino bisognava intendere il senso e la portata della rottura da lui operata nei confronti del paradigma classico dominante, soprattutto a Venezia. E tale comprensione è iniziata con Roberto Longbi, mediante la sua rivalutazione della pittura lombarda, in particolare di quella bresciana. Longhi ha visto in essa addirittura precedenti caravaggeschi. Di conseguenza, il giudizio di quella pittura, giudicata 'provinciale' in senso negativo, si è capovolto in positivo, e sono state indicate le novità che vi emergevano e la loro importanza. Longhi conosceva Romanino molto bene, ma non lo inseriva espressamente fra i precursori di Caravaggio. Tuttavia proprio a seguito delle sue interpretazioni della pittura bresciana, non pochi studiosi lo hanno considerato, e giustamente, un precursore di Caravaggio. Ma è stato soprattutto Giovanni Testori che ha contribuito a tracciare le connotazioni del nuovo paradigma ermeneutico con la metafora della pittura di Romanino come 'dialetto figurale', o semplicemente di 'dialetto', in contrapposizione al paradigma accademico dominante. Testori ha addirittura rafforzato questa sua metafora con quella anche più forte della pittura di un 'barbaro'. Dalle sue osservazioni si giunge a comprendere l'espressionismo' di Romanino, che sotto certi aspetti - anticipa in nuce ben tre secoli e più di storia." (dalla prefazione di Giovanni Reale)
"To understand it was necessary to understand the way Romanino and the extent of the disruption which he accomplished against the dominant classical paradigm, especially in Venice. And this understanding began with Roberto Longbi industry through his reevaluation of Lombard painting, particularly that of Brescia. Longhi saw in it even earlier Caravaggio. Accordingly, the judgment of that painting, judged ' provincial ' in a negative sense, tipped into positive, and were given the news that emerged and their significance. Langley knew Romanino very well but was not specifically among the precursors of Caravaggio. However as a result of his interpretation of the painting, not a few scholars in Brescia have considered, and rightly so, a precursor of Caravaggio. But it was especially Giovanni Testori who helped trace the connotations of hermeneutical paradigm with the metaphor of painting by Romanino as ' figural dialect ', or simply ' dialect ', as opposed to the dominant academic paradigm. Testori has even strengthened this metaphor with that even stronger than painting a ' barbarian '. From his observations he comes to understand the ' expressionism of Romanino, which-in some ways-anticipates nuce and three centuries more history. " (from the foreword by Giovanni Reale)