Tra melma e sangue. Lettere e poesie di guerra - 9788868574352

Tra melma e sangue. Lettere e poesie di guerra: Uno dei maggiori poeti del Novecento testimonia la crisi drammatica della prima guerra mondiale, vissuta attraverso una vigilia tumultuosa e poi un'esperienza personale tragica "tra melma e sangue" che lascia una ferita indelebile. Nelle incandescenti lettere Rebora parla di "esperienza non dicibile", di "mostruoso intontimento", di "Calvario d'Italia" e di "ammazzatoio di Barbableu" usando parole come "orrore", "tanfo", "imbestiamento". La guerra è abisso, è "inghiottitoio" e le poesie di Rebora (qui per la prima volta commentate) ne richiamano la natura vorace, la desolazione assoluta. "Però se ritorni / Tu uomo, di guerra/ A chi ignora non dire; / Non dire la cosa, ove l'uomo / e la vita si intendono ancora".
One of the greatest poets of the twentieth century testifies to the dramatic crisis of the First World War, lived through a tumultuous eve and then a tragic personal experience "between slime and blood" that leaves an indelible wound. In the incandescent letters Rebora speaks of "unscitable experience", of "monstrous numbness", of "Calvary of Italy" and of "Barbableu's murder" using words such as "horror", "stench", "imbestiamento". War is an abyss, it is a "sinkhole" and Rebora's poems (here for the first time commented) recall its voracious nature, absolute desolation. "But if you return / You man, of war / To those who ignore do not say; / Do not say the thing, where man / and life are still understood".