La riforma infinita. Imprese, lavoro, sindacati nelle Ferrovie dello Stato - 9788843015399

La riforma infinita. Imprese, lavoro, sindacati nelle Ferrovie dello Stato: Gli ultimi quindici anni delle Ferrovie dello Stato costituiscono la storia di una riforma senza fine. Una storia avviata in un clima lieve di ingiustificato ottimismo, ma presto trasformata in cupo circolo vizioso, anzi, in una intricata catena di circoli viziosi. A partire dal punto di osservazione del compartimento di Milano, e sulla base di due ricerche empiriche promosse dal sindacato dei trasporti della Cgil della Lombardia, La riforma infinita tratteggia le logiche d'azione dei molti protagonisti di questa storia mettendo in evidenza le difficoltà di ritrovare un collante che tenga assieme il tutto una volta che, con la riforma del 1985, viene rotta la logica del modello precedente - ridondante e rigido, ma dotato di una sua coerenza - di governo del sistema. E l'esplorazione finisce per trasformarsi in un'interrogazione sui vincoli, i costi, le possibilità di rinnovare radicalmente le grandi organizzazioni di servizio; vale a dire di quelle organizzazioni il cui buon funzionamento non dipende solo dall'individuazione delle soluzioni tecnicamente corrette e dalle condizioni d'impiego del lavoro economicamente adeguate, ma necessariamente anche dal grado di consenso e dalle valutazioni di equità d'insieme da parte dei vari segmenti che ne compongono il sistema.
The last fifteen years of the State Railways constitute the story of an endless reform. A story started in a mild climate of unjustified optimism, but soon transformed into a gloomy vicious circle, indeed, into an intricate chain of vicious circles. Starting from the observation point of the Milan compartment, and on the basis of two empirical researches promoted by the transport union of the CGIL of Lombardy, The infinite reform outlines the logic of action of the many protagonists of this story highlighting the difficulties of finding a glue that holds everything together once that , with the 1985 reform, the logic of the previous model - redundant and rigid, but with its own coherence - of governing the system is broken. And exploration ends up turning into a questioning of the constraints, the costs, the possibilities of radically renewing the large service organizations; that is to say, those organizations whose proper functioning depends not only on the identification of technically correct solutions and on the economically appropriate conditions of employment, but necessarily also on the degree of consensus and on the overall equity assessments by the various segments that make up the system.