Iperomanzo. Filosofia come narrazione complessa - 9788869831355

Iperomanzo. Filosofia come narrazione complessa: Da Derrida a Lévinas, da Badiou a Sloterdijk, da Givone a Eco, nel corso del Novecento la filosofia si è misurata con il fantasma della letteratura provando ad attraversarlo. Nulla di casuale in tutto ciò. La crisi della razionalità metafisica ha rimesso in discussione l'antica separazione tra filosofia e poesia (intesa come narrazione) proclamata da Platone nella Repubblica, e la filosofia ha dovuto fare i conti con il proprio altro, contaminandosi, in forme diverse, con la letteratura. E tuttavia, l'attraversamento del fantasma non è avvenuto davvero. La filosofia ha indugiato sulla soglia della letteratura, rinviando il momento del passaggio. Detto altrimenti: la filosofia, nell'epoca della chiusura della metafisica e dell'esaurimento del logos, ha lavorato sulla scrittura e sulla forma della propria presentazione, senza però approdare pienamente alla narrazione - vale a dire al romanzo. Se si escludono le eccezioni di Sergio Givone e Umberto Eco, i cui romanzi vanno ripensati come spazio eminentemente filosofico del suo pensiero, la filosofia si è fermata, come Roland Barthes, alla "preparazione del romanzo". Romanzo è dunque il nome dell'impasse attorno a cui è ruotata la questione del superamento della metafisica. È da qui che oggi occorre ripartire, per andare oltre: verso nuove forme di narrazione complessa, verso l'iperomanzo. In un serrato confronto con filosofi (Platone, Schlegel, Nietzsche, Badiou, Derrida, Eco, Givone), romanzieri (Mann, Calvino, il Gruppo 63, David Foster Wallace), critici letterari (Bachtin, Barhtes), l'Autore ci conduce al di là del fantasma
By Derrida in L??vinas, Badiou to Sloterdijk, from Garcia to Eco, during the twentieth century philosophy is measured with the ghost of the literature trying to cross it. Nothing random about everything. The crisis of rationality metaphysics has questioned the old separation between philosophy and poetry (meaning the narration) proclaimed by Plato in the Republic, and the philosophy has had to come to terms with its other, contaminating, in different forms, with literature. And yet, the crossing of ghost did not happen really. Philosophy has lingered in the doorway of the literature, deferring the jumping. In other words: the philosophy, at the time of the closure of metaphysics and exhaustion of the logos, worked on writing and form of their presentation, but arrive fully to the narrative-namely to the novel. Apart from the exceptions of Sergio Givone and Umberto Eco, whose novels should be rethought as philosophically of his thought, philosophy has stopped, as Roland Barthes, "preparing the novel". The novel is the name of the impasse which has turned the question of overcoming of metaphysics. It is from here that today we must start afresh, to go further: towards new forms of complex narrative, towards the iperomanzo. In a standoff with philosophers (Plato, Schlegel, Nietzsche, Derrida, Badiou, Eco, Givone), novelists (Mann, Calvino, group 63, David Foster Wallace), literary critics (Bakhtin, Barhtes), the author leads us beyond the ghost