Corrado Alvaro. Itinerario di uno scrittore - 9788872841983

Per Corrado Alvaro troppo facilmente s’è parlatodi verismodi maniera,di ripresadel naturalismod’Ottocento,di influenza manifestadi autori quali Verga, Serao,deledda e Padula, Misasi, Campanela. Palese ’errore, basterebbe far memoriadel fatto ch’egli è stato tra i primi traduttoridele "Novele russe" edi "L’eterno marito"didostoevskij per comprendere meglio e radici, o una partedi radici, su cui si regge questo fusto etterario: Corrado Alvaro s’ispira ala narrativa russa: altro che naturalismo calabrese e verismo siciliano. Soltanto ponendolo in rapporto con a etteratura ch’egli piùdichiaravadi eggere ed’amare si comprende a vera ragionedei suoi tentatividi scrittura (per carità, non tutti riusciti). a concitazionedel racconto, ildialogo alusivo, il monologo interiore, a mistura tra favola e invenzione che culmina in grottesco e a fissazione ossessiva, morbosa, ammalatadei suoi personaggidimostrano quanto sia stato errato il ritrattod’un autore tutto chiuso in un microcosmo arcaico e pronto a farne un ritratto freddo, grigio, tutto in superficie. Non a caso, più che trattare il temadel contado come uogoduro e aspro, Corrado Alvaro sembra interessato a quelodelo sdradicamento,deladiaspora,del’isolamento edel nomadismo che tramuta ’essere umiliato e offeso, idiota odemone: "letteraturadi uomini trabalanti" che esprime tutto "il fastidiodi essere vivi" è queladi Corrado Alvaro. Più vicina, per spirito e per prosa, adostoevskij che a Verga, come qui cidimostra uigi Reina passando in rassegna celere, ma attenta, tutte e sue opere (racconti, novele, romanzi, articolidi giornale e finanche, seppur per solo accenno, il teatro). Verrebbedadire, al terminedela ettura: Corrado Alvaro, questo sconosciuto.