Il corpo nell'immaginario. Simboliche politiche e del sacro - 9788861348837

Il corpo nell'immaginario. Simboliche politiche e del sacro: In un mondo, che troppo spesso abitiamo in maniera disorientata e disorientante, il corpo rappresenta un'entità inconfutabile e ci dà le prime, per non dire le ultime, certezze. In un mondo, che ci si presenta instabile e nel quale abbiamo difficoltà ad agire secondo direttive sicure, convincenti e condivise, il cogito ergo sum di Cartesio ci conforta molto meno circa la nostra identità e i nostri obbiettivi di quanto non accada con l'habeo corpus, ergo sum. Anzi, si finisce non tanto per pensare corpus habeo, quanto invece corpus sum (che per i più istintualisti potrebbe anche significare cogito, ergo non sum). È, prima di tutto, questa certezza corporea, nella quale ci identifichiamo, che dà contezza di noi stessi e del nostro relazionarci all'esterno, con le cose, coi fatti e con gli altri.
In a world that too often we live in a confused and confusing, the body represents an entity irrefutable and gives us the first, if not the last, certainties. In a world, which turn up unstable and in which we find it difficult to act according to the directives, compelling, and reliable shared, the cogito ergo sum of Descartes comforts us much less about our identity and our goals than they do with the habeo corpus, ergo sum. In fact, you end up not so much to think about, but corpus corpus habeo sum (for both istintualisti could also mean cogito, ergo non sum). And, first of all, this body, in which we identify with certainty, which gives cognizance of ourselves and of our relating on the outside, with things, in deed and with others.