Velopensieri. Un ciclista fuori dal gruppo - 9788865490884

Velopensieri. Un ciclista fuori dal gruppo: Francesco Ricci è un ciclista singolare. E non perché ama pedalare da solo, in perenne fuga dal resto del gruppo, o lungo i tornanti della più dura salita della sua esistenza. Francesco Ricci è un ciclista singolare perché ha corso le strade di mezzo mondo: la salite del mito del ciclismo, dall'Izoard allo Stelvio, passando per il Mortirolo; e le strade silenziose e sperdute del suo Appennino; ha anche pedalato su strade africane, quelle che scivolano lungo il corso dello Zambesi, sotto lo sguardo indolente di un branco di scimmie. Francesco Ricci è un ciclista singolare perché tutte queste strade le colleziona a modo suo. Oltre alla gamba, ha ben allenati occhio e orecchio: l'occhio per vedere quello che non tutti vedono, "dentro e dietro il paesaggio"; l'orecchio per sentire quello che non tutti sentono: le voci della memoria, le voci dei piccoli mondi che scompaiono, le voci dei libri che ha letto, delle canzoni che ha ascoltato. Su queste strade, che Francesco Ricci ha pedalato, guardato, ascoltato, nascono i "Velopensieri": istantanee di parole, visionarie e dolorose, che descrivono la fatica che fa bene, il sudore che scende sulla fronte, i giochi d'ombra disegnati dalla bici sull'asfalto, le pievi abbandonate che invitano a una sosta, il mondo di immondizia lungo il ciglio delle strade, il profumo dei cibi che esce dalle cucine delle case, le forme infinite delle nuvole e dei corridori in gara, i passaggi a livello dimenticati... Con una prefazione di Gianni Mura.
Radmore is a cyclist. And not because she loves riding alone, in perpetual escape from the rest of the group, or along the curves of the hardest climb of its existence. Radmore is a singular cyclist because he ran the streets across the world: the climbs of the myth of cycling, the Izoard allo Stelvio Mortirolo pass through; and the silent streets and lost his Apennines; He also cycled on African roads, those that slip along the banks of the Zambezi, under the indolent of a pack of monkeys. Radmore is a singular cyclist because all these streets he collects them in his own way. In addition to the leg, has well trained eye and ear: the eye to see what not everyone sees, "inside and behind the landscape"; the ear to hear what not everybody hears: the voices of memory, the voices of small worlds that disappear, the voices of books that he read, songs that he listened. On these roads, which Francesco Ricci has cycled, watched, listened, the "Velopensieri": snapshots of words, visionary and painful, that describe the effort that does well, sweat running down his forehead, the shadow games designed by bike on tarmac, abandoned churches that invite you to stay awhile, the world of trash along the side of the streets, the smell of the food that comes from the kitchens of the houses , the infinite forms of the clouds and runners in the race, level crossings forgotten ... With a foreword by Gianni Mura.