1927. Il ritorno in Italia. Salvatore Ferragamo e la cultura visiva del Novecento. Catalogo della mostra (Firenze, 19 maggio 2017-2 maggio 2018). Ediz. a colori - 9788857235684

1927. Il ritorno in Italia. Salvatore Ferragamo e la cultura visiva del Novecento. Catalogo della mostra (Firenze, 19 maggio 2017-2 maggio 2018). Ediz. a colori: Nel 2017 ricorrono novant'anni dal ritorno di Salvatore Ferragamo in Italia, nel 1927, dopo dodici anni trascorsi negli Stati Uniti. In occasione di questo anniversario, il Museo Salvatore Ferragamo ha ideato un progetto espositivo che si apre a una panoramica sull'Italia degli anni venti, decennio al quale oggi guardiamo come una vera fucina di idee e di sperimentazioni condotte con mente aperta e scevra da pregiudizi o condizionamenti ideologici. Ferragamo scelse di stabilirsi a Firenze in virtù della sua riconosciuta centralità nella geografia del gusto e dello stile nazionali in un momento storico scandito da molti ritorni: ritorno all'ordine, al mestiere, alla grande tradizione nazionale. La mostra narra proprio di questo attraversamento nella cultura del tempo, sviluppandolo per capitoli come un romanzo di formazione. Fil rouge del percorso espositivo curato da Carlo Sisi è il viaggio in transatlantico che Ferragamo compie per tornare in Italia, inteso come metafora del suo itinerario mentale attraverso la cultura visiva dell'Italia degli anni venti, da cui estrae le tematiche e le opere che influenzarono, in maniera diretta o indiretta, la sua officina poetica; senza trascurare nessuno degli aspetti culturali e sociali che contraddistinsero la rinascita civile del primo dopoguerra, alla vigilia dell'autoritaria affermazione del regime fascista.
In 2017 recur ninety years by the return of Salvatore Ferragamo in Italy, in 1927, after twelve years in the United States. On the occasion of this anniversary, the Salvatore Ferragamo Museum has designed an exhibit that opens an overview of Italy in the 1920s, the Decade which today we look like a real hotbed of ideas and experiments conducted with an open mind and without prejudices or ideological influences. Ferragamo chose to settle in Florence because of its recognized centrality in the geography of national taste and style in a historical moment marked by many returns: return to order, to craft, to great national tradition. The exhibition narrates this crossing in the culture of the time, developing it chapter by chapter as a bildungsroman. Common thread of the exhibition curated by Carlo Sisi is the transatlantic trip that Ferragamo accomplishes to return to Italy, understood as a metaphor of his mental route through the Visual culture of Italy in the 1920s, from which extracts the themes and works that influenced, directly or indirectly, its poetry workshop; without neglecting any of the cultural and social aspects that marked the rebirth of the civil war, on the eve of the authoritative statement of the fascist regime.