ricerca
avanzata

Samuel Beckett e la migrazione della parola - 9788854836457

di Maria Ricciolini edito da Aracne, 2010

  • Prezzo di Copertina: € 11.00
  • € 16.00
  • A causa delle condizioni di fornitura offerte dall'editore/fornitore
    siamo costretti ad aumentare di € 5.00 il costo del prodotto

Informazioni bibliografiche del Libro

 

Questo testo affronta unadele tematiche principali che a ricerca sula narrativadei testidi Beckett con risvolti e notazioni semprediverse, complesse, e vicine ala poetica meta e intertestualedel’operadi Beckett analizza. ’Mal Vu Maldit’, che Maria Ricciolini magistralmente presenta nela sua monografia, sia in francese sia nela sua versione in inglese, riflette, oltre che sul’identità femminile, rintracciabile nel percorsodela protagonista, sui motivi noti ai conoscitoridela narrativadi Beckett,da More Pricks in poi. Già in quei primi racconti, infatti, incontriamo i ’misunderstandings’, fraintendimentidel ettore-Belacqua, che non comprende appienodante. Anche a stessa riflessione su ciò che resta al ettoreda interpretare: ciò che è espresso male, maldetto, cioè, può essere stato erroneamente percepitodal’autore stesso. Oppure, ’autore non ha saputo trovare e parole atte a esprimere ciò che egli intendeva. Questo è, infatti, un motivo portantedela riflessione sul inguaggiodi Samuel Beckett, che nei Threedialogues facevadire aduthuit, come fossedifficile stemprare il velo che il inguaggio frappone fra noi e i nostri pensieri. Un’impossibilità comunicativa che ritroviamo anche nela trilogia.del resto, in Waiting for Godot, i personaggi si aggirano sudi un palcoscenicodomandandosi, come animedel purgatorio,dove sia Godot, e quanto sia utile aspettarne ’arrivo. Mal Vu maldit, contiene già nel titolo tutte queste sfaccettaturedel’operadi Beckett, e a sapiente interpretazionedi Ricciolini, che poggia sul’apparato teorico-critico cheda Vinay edarbelnet giunge a Podeur, analizza a trasposizione che Beckett ci offredi un suo testo auto tradotto, in inglese e in francese.dopo un consistente capitolo sui ‘percorsi traduttivi’ in cui si analizza tutta a tradizionedela storia edela criticadela traduzione,da Cicerone ai giorni nostri, e che tiene contodela tradizione teorico-critica franceseda Mounin, a admiral,da Giraud a Meschonnic a Berman, ’autrice tocca infine il campo più specificodel’auto-traduzione, ponendo ’accento sule esitazionidi Beckett ad affidare i suoi testi ad altre voci e ad altre mani. Inevitabilmente ciò avrebbe traviato il senso che egli intendeva e che riteneva ’intransitivo’. Il testo,dice Beckett, parlada se, non ha bisognodi un tramite, nédi un interprete. Se un testodi Beckett contiene tanti inguaggi, questi rispecchiano solo e unicamente i inguaggidi Samuel Beckett. Con una seriedi sapienti esempi, Ricciolini presenta e traslazioni e e sospensioni semantiche attuateda Beckett nele riscritturedi Mal Vu Maldit/Il Seen Il Said, edimostra proprio che a parola, nel testo auto-tradotto, è parola migrante, incessantemente in movimento, e cui variazioni fonematiche e semantiche sono mutevoli, ma alo stesso tempo prevedibili, come il susseguirsidele stagioni, e forse, come ’universo femminileda Beckett raramentedescritto.

Recensione Unilibro a cura di racantillo

 Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Samuel Beckett e la migrazione della parola"

Altri libri con autore: Ricciolini Maria
Samuel Beckett e la migrazione della parola libro di Ricciolini Maria
Samuel Beckett e la migrazione della parola
libro di Ricciolini Maria 
edizioni Aracne
€ 12.00
Potrebbero interessarti anche questi prodotti

-5%

Il silenzio delle sirene. Mito e letteratura in Kafka libro di Valentini Antonio
Il silenzio delle sirene. Mito e letteratura in Kafka
libro di Valentini Antonio 
edizioni Mimesis collana Filosofie
disponibilità immediata
€ 14.00
€ 13.30

-5%

Il fascino discreto della tradizione. Annibale Ruccello drammaturgo libro di Tomasello Dario
Il fascino discreto della tradizione. Annibale Ruccello drammaturgo
libro di Tomasello Dario 
edizioni Edizioni di Pagina collana Due punti
disponibilità immediata
€ 14.00
€ 13.30
Geografia letteraria dei paesaggi marginali. La Toscana rurale in Carlo Cassola libro di Gabellieri Nicola
Geografia letteraria dei paesaggi marginali. La Toscana rurale in Carlo Cassola
libro di Gabellieri Nicola 
edizioni All'Insegna del Giglio
disponibilità immediata
€ 22.00
Il teatro americano del Novecento libro di Clericuzio Alessandro
Il teatro americano del Novecento
libro di Clericuzio Alessandro 
edizioni Carocci collana Studi superiori
disponibilità immediata
€ 16.60

-5%

White Mirror. Le serie tv nello specchio della letteratura libro di Anselmi Gian Mario
White Mirror. Le serie tv nello specchio della letteratura
libro di Anselmi Gian Mario 
edizioni Salerno collana Fuori collana
disponibilità immediata
€ 18.00
€ 17.10

-5%

Un libro d'oro e d'argento. Intorno alla «Grammatica della fantasia» di Gianni Rodari libro di Roghi Vanessa
Un libro d'oro e d'argento. Intorno alla «Grammatica della fantasia» di Gianni Rodari
libro di Roghi Vanessa 
edizioni Sellerio Editore Palermo collana La memoria
disponibilità immediata
€ 13.00
€ 12.35

 Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Samuel Beckett e la migrazione della parola"

 
Le Recensioni degli Utenti Unilibro
"Samuel Beckett e la migrazione della parola"
La migrazionedela parola: mal vu maldit, Il seen Il said, Mal visto maldetto
,
5

Questo testo affronta unadele tematiche principali che a ricerca sula narrativadei testidi Beckett con risvolti e notazioni semprediverse, complesse, e vicine ala poetica meta e intertestualedel’operadi Beckett analizza. ’Mal Vu Maldit’, che Maria Ricciolini magistralmente presenta nela sua monografia, sia in francese sia nela sua versione in inglese, riflette, oltre che sul’identità femminile, rintracciabile nel percorsodela protagonista, sui motivi noti ai conoscitoridela narrativadi Beckett,da More Pricks in poi. Già in quei primi racconti, infatti, incontriamo i ’misunderstandings’, fraintendimentidel ettore-Belacqua, che non comprende appienodante. Anche a stessa riflessione su ciò che resta al ettoreda interpretare: ciò che è espresso male, maldetto, cioè, può essere stato erroneamente percepitodal’autore stesso. Oppure, ’autore non ha saputo trovare e parole atte a esprimere ciò che egli intendeva. Questo è, infatti, un motivo portantedela riflessione sul inguaggiodi Samuel Beckett, che nei Threedialogues facevadire aduthuit, come fossedifficile stemprare il velo che il inguaggio frappone fra noi e i nostri pensieri. Un’impossibilità comunicativa che ritroviamo anche nela trilogia.del resto, in Waiting for Godot, i personaggi si aggirano sudi un palcoscenicodomandandosi, come animedel purgatorio,dove sia Godot, e quanto sia utile aspettarne ’arrivo. Mal Vu maldit, contiene già nel titolo tutte queste sfaccettaturedel’operadi Beckett, e a sapiente interpretazionedi Ricciolini, che poggia sul’apparato teorico-critico cheda Vinay edarbelnet giunge a Podeur, analizza a trasposizione che Beckett ci offredi un suo testo auto tradotto, in inglese e in francese.dopo un consistente capitolo sui ‘percorsi traduttivi’ in cui si analizza tutta a tradizionedela storia edela criticadela traduzione,da Cicerone ai giorni nostri, e che tiene contodela tradizione teorico-critica franceseda Mounin, a admiral,da Giraud a Meschonnic a Berman, ’autrice tocca infine il campo più specificodel’auto-traduzione, ponendo ’accento sule esitazionidi Beckett ad affidare i suoi testi ad altre voci e ad altre mani. Inevitabilmente ciò avrebbe traviato il senso che egli intendeva e che riteneva ’intransitivo’. Il testo,dice Beckett, parlada se, non ha bisognodi un tramite, nédi un interprete. Se un testodi Beckett contiene tanti inguaggi, questi rispecchiano solo e unicamente i inguaggidi Samuel Beckett. Con una seriedi sapienti esempi, Ricciolini presenta e traslazioni e e sospensioni semantiche attuateda Beckett nele riscritturedi Mal Vu Maldit/Il Seen Il Said, edimostra proprio che a parola, nel testo auto-tradotto, è parola migrante, incessantemente in movimento, e cui variazioni fonematiche e semantiche sono mutevoli, ma alo stesso tempo prevedibili, come il susseguirsidele stagioni, e forse, come ’universo femminileda Beckett raramentedescritto.