Dalla zampogna all'aurea cetra. Egloghe, pastorali, favole in musica - 9788878709737

Dalla zampogna all'aurea cetra. Egloghe, pastorali, favole in musica: La zampogna di Sannazaro non è più lo strumento di Tasso, che nell'Aminta fa risuonare "le rustiche sampogne" come "le più dotte cetre" ed apre la strada del palcoscenico all'"aurea cetra" di un Orfeo fiorentino vittorioso sulla morte. È questo il percorso che il presente volume intende delineare attraverso tre stazioni esemplari. In primo luogo la migrazione in area settentrionale di un'opera partenopea fondativa per il dramma pastorale, ma tanto dimenticata quanto saccheggiata: la Mirzia di Marc'Antonio Epicuro. Composto forse alle soglie della metà del secolo e circolante manoscritto, il testo giunge alle stampe sotto diverso titolo e autore, anzi attribuito ad un 'padano', solo nella Parma del 1582, quando già corre la fortuna dell'Aminta, che alla cultura napoletana molto deve, ma che eclissa il ricordo della precedente pastorale e della sua funzione di apripista al punto che si è giunti, nell'interpretazione di alcuni affreschi tardo cinquecenteschi, a vedere Aminta là dove era raffigurata Mirzia. Grazie alla poesia del Tasso e del successore Guarini, che del pari preleva dalla Mirzia un celebre episodio, la tematica silvestre giunge a permeare le esperienze di drammaturgia musicale della Firenze di fine secolo, alle quali sono dedicati il secondo e il terzo capitolo del volume: la perduta pastorale in musica di Cavalieri e Guidiccioni, La disperazione di Fileno (1590)...
The Bagpipe of Sannazaro no longer Rate tool, that resonates in the rustic sampogne "Aminta" as "the most erudite harps" and opens the way to the Golden lyre "stage" of a Florentine Orpheus victorious over death. And this is the path that this volume aims to delineate through three stations built. First migration in the northern part of an artwork for the Neapolitan founding pastoral, but much forgotten how sacked: the Ayyoobparakkuzhi of Marc'Antonio Epicurus. Dialed maybe on the threshold of the middle of the century and circulating the manuscript, the text reaches the prints under different title and author, or rather attributed to an ' padano ', only in 1582, when Parma already runs the fortune of Neapolitan culture, very should Aminta, but that eclipses the memory of previous pastoral and its function of bulldozers to the point that it has come in the late 16th century interpretation of some frescoes in seeing Aminta where was portrayed Ayyoobparakkuzhi. Thanks to the poetry of Tasso and Guarini's successor, who also picks up the Jojopappady a famous episode, silvestre comes to permeate the experiences of musical dramaturgy of Florence at the end of the century, to which he devoted the second and third chapter of the book: the lost music of Knights and pastoral Guidiccioni, despair of Fileno (1590).