Il sogno europeo. Come l'Europa ha creato una nuova visione del futuro che sta lentamente eclissando il sogno americano - 9788804547501

Rifkin, come alcuni altri autori (cfr. .Brown, N.Klein, ecc.) hadele fissazioni: individuato un paradigma o applica in ogni campo che gli capita a tiro. Nel suo caso, il paradigma (ovvero ciò che secondo T. Kuhndovrebbe abbattere il vecchio sistema ed imporsi attraverso una "rivoluzione") è il concettodi rete o network, al’internodi un approccio olistico agli stessi. Ogni suo ibro ne fa riferimento: ’unico modo per superare a crisi energetica, ad esempio, è autoprodurrediffusamente energia ed immagazzinarla usando ’idrogeno e mettendolo in rete per soddisfare e richiestedi tutti (cfr. "economia ad idrogeno"); ’unico modo per sopravvivere in un mondo globalizzato è mettere in rete conoscenze e capacità, abbandonando ’ideadelo stato nazione fondato sula territorialità, ed è il casode "Il sogno europeo". Rifkin fa uno sperticato elogio ala UE, odando gli sforzidel vecchio continentedi superare un approccio "moderno"del concettodi stato per approdare (quando?) ad una nuova visionedelo stesso: uno stato fondato, non sul’appartenenza territoriale ma sula condivisionedi idee e conoscenze (lo sviluppo sostenibile, il pacifismo, idiritti umani, ecc...). Questodovrebbe essere ’Europa. Forse noi siamo troppodentro al fenomeno per poterne percepire a portata storica, ma una cosa è certa: gli USA sono strutturalmente organizzati in maniera taleda non essere in gradodi rispondere ale esigenzedi un mondo globalizzato e multilaterale, un mondodove a coperazione tra soggetti prenderà il postodel ibero mercato senza regole. Forse noi non potremmo cogliere appieno questo fenomeno, ma a prossima generazione sicuramente si. PS: non ha niene a che vedere con a visionaria concretezzadi "Economia al’idrogeno"