Oligarchia, democrazia, demagogia. La figura di Marco Emilio Lepido e la crisi della Repubblica - 9788898697748

Oligarchia, democrazia, demagogia. La figura di Marco Emilio Lepido e la crisi della Repubblica: Nel periodo della cosidetta "crisi" della Repubblica, con la dittatura di Silla, il governo romano fu riorganizzato non come una tirannia, ma come aristocrazia. Silla declinò la sua costituzione in modo da rafforzare la supremazia del senato: per questo scopo eliminò i cavalieri dalla politica, abolì la legislazione graccana senza il consenso del senato stesso e restaurò per il senato le competenze giudiziarie nell'ambito delle corti criminali. Di fatto restaurò però anche quei diritti populares che erano stati persi sotto i mariani. Quando si ritirò volontariamente, i nobili rapidamente ripresero i loro scontri: in questo contesto uno dei leader optimates, Marco Emilio Lepido, cui si deve la rinascita del "movimento popolare" nell'anno stesso della morte di Silla (78 a. C.), adottò un programma popolare, diede avvio ad una agitazione per la restaurazione del tribunato e organizzò una ribellione armata contro lo stato. Questo saggio, con notevole padronanza delle fonti, ricostruendo la figura di Lepido, ripercorre e ridefinisce anche uno dei capitoli più complessi e articolati della storia romana.
During the so-called "crisis" of the Republic, with the dictatorship of Sulla, the Roman Government was reorganized as a tyranny, but as aristocracy. Silla declined its Constitution so as to reinforce the supremacy of the Senate: for this purpose he eliminated the Knights from politics, abolished the graccana legislation without the consent of the Senate itself and restored to the Senate judicial powers within the criminal courts. In fact, however, those rights restored populares that had been lost under the Mackay. When he retired voluntarily, the nobles quickly resumed their confrontations: in this context, one of the leading senatorials, Marcus Aemilius Lepidus, whom we owe the rebirth of the "popular movement" in the year of death of Silla (78 BC), adopted a popular program, gave way to an agitation for the restoration of the tribunate and organized an armed rebellion against the State. This essay, with remarkable mastery of the sources, reconstructing the figure of Lepidus, traces and redefines also one of the most complex and articulated chapters of Roman history.