Le pagine che ci legano ogni sera - 9788820063641

Le pagine che ci legano ogni sera: Carolina è proprietaria di una libreria nel centro di Madrid; si chiama JO, come la protagonista del suo primo romanzo preferito. Che diventasse libraia era scritto nel destino, ne è certa. Non poteva essere altrimenti, dopo un'infanzia trascorsa ad ascoltare ogni giorno storie di fantasia, o aneddoti della vita di qualche scrittore, in un appartamento in cui le citazioni dei libri erano persino trascritte sulle piastrelle della cucina, e il luogo più sacro della casa era un'enorme biblioteca, tempio della passione per la letteratura dei suoi genitori. Non c'è ricordo del passato in cui non faccia capolino un romanzo, o un sogno scritto da altri che lei ha fatto suo. Per Carolina, realtà e immaginazione sono inestricabili. Ora, ogni sera, saluta sua madre leggendole un libro a voce alta. Pagine con cui spera di risvegliarla dopo l'incidente che l'ha costretta in ospedale, in uno stato di incoscienza che la porta alla deriva. Per questa terapia letteraria, Carolina ha scelto i suoi romanzi e versi preferiti, non quelli della madre: da "Piccole donne" a "La signora Dalloway", da "Irène Némirovsky" a "Sylvia Plath". Perché per riportarla alla vita deve riavvicinarla a sé, ancorarla al suo essere e alla sua presenza. Così, attraverso le autrici che più ama, apre il suo cuore per la prima volta alla madre; attraverso le parole dei suoi personaggi prediletti, si racconta come mai aveva fatto. Come in un percorso catartico, pagina dopo pagina Carolina finirà per ritrovare se stessa, riscoprire pur nel silenzio un dialogo con la madre, riconciliarsi con i ricordi più dolorosi della
Carolina owns a bookstore in the centre of Madrid; His name is JO, as the protagonist of his first favorite novel. That He became a librarian was written in destiny, he is certain. It could Not be otherwise, after a childhood spent listening to every day fantasy stories, or anecdotes of the life of some writer, in an apartment where the quotes of the books were even transcribed on the tiles of the kitchen, and the most sacred place Of the house was a huge library, Temple of the passion for the literature of his parents. There is No recollection of the past in which she does not peep a novel, or a dream written by others that she has made her own. For Carolina, reality and imagination are inextricable. Now, every night, he greets his mother by reading a book aloud. Pages with which he hopes to awaken her after the incident that forced her into the hospital, in a state of unconsciousness that leads her to drift. For This literary therapy, Carolina chose her favorite novels and verses, not those of the mother: from "Small women" to "Mrs Dalloway", from "Irène Némirovsky" to "Sylvia Plath". Because to bring her back to life she has to bring her back to her, to anchor her to her being and to her presence. Thus, through the authors who most love, he opens his heart for the first time to the mother; Through the words of his favorite characters, he tells himself why he had done it. As in a cathartic path, page after page Carolina will end up finding herself, rediscover even in silence a dialogue with her mother, reconcile with the most painful memories of