La bellezza della diversità. Normalmente diversi - 9788893840637

La bellezza della diversità. Normalmente diversi: Prima di lasciarci entrare nel suo libro vero e proprio, Ermanno Ripamonti ci fa una piccola premessa molto importante. Ironicamente, si rivolge ai suoi tre lettori potenziali nonostante appaia evidente che non sia quello lo scopo. L'autore sa che nelle sue parole c'è qualcosa che si può e si deve rivolgere ad un pubblico quanto più possibile ampio e variegato. Per non dire diversificato. Il succo del discorso, il fulcro attorno al quale ruota tutto è proprio questo: la diversità. Il concetto stesso di diversità è vasto e complesso. Il cambiamento insito nell'idea di evoluzione è, a sua volta, un modo di intendere la diversità. Se qualcosa cambia, sarà diverso rispetto a ciò che era prima. Questo crea fenditure e spaccature tra esseri umani, ma forse ancor più tra i pensieri delle persone. Per questo si rende necessaria un'analisi antropologica come quella che in questo momento si trova nelle vostre mani. Le parole utilizzate per chiarire i concetti sono semplici e dirette, ma molto esaustive. L'intera opera, inoltre, è divisa in due sezioni distinte, la seconda delle quali raccoglie spunti di riflessione e pensieri elaborati in momenti diversi, meno consecutivi rispetto alla prima parte, ma ancor più diretti, sentiti e vissuti.
Before leaving us enter his actual book, Ermanno Ripamonti's a little preface very important. Ironically, he turns to his three potential readers although it appears evident that it is not the purpose. The author knows that in his words there is something that can and must go to a wide and varied audience as much as possible. Not to mention diverse. The gist of it, the hub around which everything is just that: diversity. The concept of diversity is vast and complex. The change inherent in the idea of evolution is itself a way of understanding the diversity. If something changes, it will be different than what it was before. This creates fissures and rifts among humans, but perhaps even more between people's thoughts. For this we need an anthropological analysis as that which now lies in your hands. The words used to clarify the concepts are simple and straightforward, but very comprehensive. The entire work, moreover, is divided into two separate sections, the second of which collects food for thought and thoughts processed at different times, consecutive less than the first part, but even more direct, felt and lived.