Ho cercato di scrivere paradiso. Ezra Pound nelle parole della figlia: conversazioni con Mary de Rachewiltz - 9788804702054

Ho cercato di scrivere paradiso. Ezra Pound nelle parole della figlia: conversazioni con Mary de Rachewiltz: Ezra Pound (Hailey 1885, Venezia 1972) è uno degli spartiacque della letteratura del Novecento: con l'epica dei suoi "Cantos" ha osato una "Divina Commedia" per il nostro tempo ed è stato, inoltre, un impareggiabile e generoso "cacciatore di talenti". Fu tra i primi a riconoscere e promuovere il genio di Joyce, T.S. Eliot e Hemingway. Eppure, il suo nome divide ancora ed è circondato da fantasmi e logori cliché che impediscono di toccare il cuore profondo della sua poesia e della sua umanità. Alessandro Rivali ha incontrato la figlia di Pound, Mary de Rachewiltz, nel castello di Brunnenburg, dove lei andò ad abitare nel dopoguerra, mentre il padre era detenuto nel manicomio criminale St. Elizabeths di Washington, accusato di tradimento dal governo americano. Proprio il castello avrebbe dovuto rappresentare un luogo dello spirito, una sorta di "EzUversity". Del resto Mary aveva appreso da Pound quanto alto fosse il valore dell'insegnamento; lui, prima della guerra, aveva chiesto alla giovanissima figlia di affrontare la traduzione di alcune parti dei "Cantos". La speranza di Mary era che, una volta libero, il padre potesse trovare rifugio nel silenzio di Brunnenburg e tornare a dedicarsi a ciò che più amava. L'approdo al castello nell'estate del '58 segnò in effetti una tappa decisiva nel lavoro di Pound, l'ultimo scorcio della sua vita lo avrebbe dedicato al compimento del "Paradiso", la parte finale del suo poema: frammenti così densi di verità e tenerezza da diventare il suo testamento più sincero. Ancora una volta era Dante la misura della sua ambizione. Ed è proprio int
Ezra Pound (Hailey 1885, Venice 1972) is one of the watersheds of 20th-century literature: with the epic of his "Cantos" he dared a "Divine Comedy" for our time and was, moreover, an unparalleled and generous "talent hunter". He was among the first to recognize and promote the genius of Joyce, T.S. Eliot and Hemingway. Yet his name still divides and is surrounded by ghosts and worn-out clichés that prevent him from touching the heart of his poetry and humanity. Alessandro Rivali met Pound's daughter, Mary de Rachewiltz, in Brunnenburg Castle, where she went to live after the war, while her father was held in the criminal asylum St. Elizabeths of Washington, accused of treason by the American government . The castle was supposed to be a place of the spirit, a kind of "EzUversity". Mary had learned from Pound how high the value of teaching was; before the war, he had asked his young daughter to address the translation of parts of the "Cantos". Mary's hope was that, once free, her father could find refuge in Brunnenburg's silence and return to what he loved most. The landing at the castle in the summer of '58 marked a decisive stage in Pound's work, the last glimpse of his life would have dedicated him to the completion of "Paradise", the final part of his poem: fragments so dense with truth and tenderness that it became his will more sincere. Once again it was Dante the measure of his ambition. And it's just int