Riso fuorisede. Favola agrodolce - 9788898773527

Riso fuorisede. Favola agrodolce: "Ricominciò tutto da un funerale. Da un funerale ivoriano, in una chiesa cattolica del sud Italia, una mattina di settembre a Bari. Tra le righe di una preghiera a un Dio apolide, Priscilla ritrovò tutto il film di una vecchia storia". In una concezione circolare del tempo che è tutta africana, la dipartita di Thérèse è occasione di ritorni: di un viaggio emozionale a ritroso negli anni, fino ai primi Novanta, quando Bari è città vivace di transito e frontiera. A casa Lilou, fra piatti fumanti di foutou e riz graz e il lesto rituale intrecciare di capelli e racconti, s'incontrano vite lontane e diverse, e una tavolozza di carnagioni che spazia dal latte scremato al cioccolato fondente, e le conversazioni si allungano nella notte saltando dall'italiano al francese alla lingua yacouba, dall'arabo al greco al dialetto barese. Amalgama di questa umanità esule, di queste variopinte identità "diversamente culturali", è il riso, nel suo duplice significato di alimento fondamentale di tanta parte del mondo e di scatto liberatorio, che scardina i recinti della cosiddetta normalità e insegna "il gusto delle differenze, in questo gioco buffo che è la vita".
"It all Started from a funeral. From a funeral in a Catholic Church in southern Italy, Ivorian, a morning of September in Bari. Between the lines of a prayer to a God stateless, Priscilla found herself the whole movie of an old story ". In a circular conception of time which is all African, the departure of Th??r??se's chance of returns: an emotional journey back through the years, until the early 1990s, when Bari's bustling city transit and border. Home Lilou, between dishes smouldering foutou and riz graz and Lala hair braiding and ritual stories, distant and different lives converge, and a palette of skin tones ranging from chocolate skim milk, and conversations are getting longer in night jumping from Italian to French language yacouba, from Arabic to Greek to Bari dialect. Amalgamation of this humanity into exile of these cultural identity "differently" colorful, is rice, in its double meaning of staple food of much of the world and liberating shutter, which undermines the enclosures of so-called normality and teaches "the taste differences, in this funny game is life".