La rovina antica e l'età feudale - 9788857545684

La rovina antica e l'età feudale: Sulla scorta del metodo d'indagine e della peculiare angolatura teorica che Bruno Rizzi ha dato alla sua ricerca storica, egli procede in queste pagine al vaglio meticoloso delle ragioni che hanno determinato la rovina antica e l'età feudale, retrodatando di quasi sei secoli l'avvento del Feudalesimo rispetto alla vulgata della storiografia ufficiale. Ne emerge un quadro originale e affascinante quasi inesplorato finora, che l'autore scandaglia in tutte le sue pieghe fino a portare alla luce gli elementi costitutivi del divenire storico-sociale. È un affresco a tinte molto vive quello che ci viene restituito in queste pagine e che, oltretutto, ha il grande merito di guidare il lettore in una trama di relazioni e legami in cui è sempre più immerso anche il mondo attuale. Per tale motivo, come ha osservato Guy Debord riferendosi al contributo fornito da Rizzi alla comprensione della società odierna, ci troviamo al cospetto del «libro più sconosciuto del secolo, e si tratta appunto del libro che ha risolto uno dei principali problemi in cui questo secolo si è imbattuto». Con tale spirito consegniamo "La rovina antica e l'età feudale" al lettore d'oggi, nell'auspicio che possa utilizzarlo come bussola per orientarsi in un'epoca tra le più oscure e complesse dell'intera vicenda umana. Perché «il vento - ammoniva Seneca -non soffia mai dalla parte giusta per chi non sa dove andare»
On the basis of the method of investigation and of the specific theoretical angle Bruno Rizzi gave to his historical research, he proceeds in these pages being meticulous to the reasons that led to the ancient ruin and the feudal age, retrodatando nearly six centuries the advent of feudalism than the Vulgate official historiography. The result is a fascinating and original framework almost unexplored so far, which the author investigates in all its folds up to uncover the building blocks of historical development. Is a fresco with a very alive what is returned in these pages and which, moreover, has the great merit of leading the reader in a network of relationships and bonds that is increasingly surrounded by the modern world. For this reason, as noted by Guy Debord, referring to the contribution provided by Rizzi to understanding of today's society, we are in the presence of the "strangest book of the century, and this is the book that has solved a major problem in which this century came across. " In this spirit we deliver "The ancient ruin and the feudal age" the reader of today, hope I can use it as a compass to orient themselves in an era of the most obscure and complex of the entire human condition. Because "the wind never blows from the not-Seneca-recommended solution for those who don't know where to go??