Memorie e presenza. Scuola e manicomio: «andare verso» - 9788865374696

Memorie e presenza. Scuola e manicomio: «andare verso»: "Memorie e presenze" è il racconto critico di una porzione dell'attività lavorativa dell'autore presso la struttura ospedaliera "Fatebenefratelli" di S. Maurizio Canavese (TO). L'arco di tempo raccontato è compreso tra il novembre del 1967 e gli inizi degli anni Ottanta. Nel 2007 è andato in pensione. In quel tempo è stato maestro elementare, poi operatore psichiatrico e infine psicologo-psicoterapeuta. Il variegato ruolo funzionale, come per ogni altro abitante del mondo manicomiale (malato e operatore), non è stato risparmiato dalle indicibili ferite proprie dell'istituzionalizzazione. In questo tempo, come ogni abitante del mondo manicomiale, ha fatto utilizzo delle finzioni rafforzate (simil-delirio) per negare e/o razionalizzare queste ferite. L'ossimoro "scuola-manicomio" ha lenito e poi guarito tali ferite perché ha accettato, accolto e interagito con 'l'uomo-malato"; l'ossimoro "scuola-manicomio" e le successive iniziative hanno colto l'originale pensiero basagliano, pensiero sovente ideologizzato sino a negare l'esistere della malattia mentale e, paradossalmente, a negare anche l'uomo-soggetto-malato.
"Memories and presences" is the story of a portion of the work of the author at the hospital "Fatebenefratelli" of s. Maurizio Canavese (TO). The time span between November 1967 and recounted the early 1980s. In 2007 he retired. At that time it was an elementary school teacher, then psychiatric attendant and finally psychologist. The varied functional role, just like any other inhabitant of the world asylum (sick and operator), was not spared the unspeakable wounds of institutionalization. In this time, as every inhabitant of the world asylum, made use of fictions strengthened (delirium-like) to deny and/or rationalize these wounds. The oxymoron "school-asylum" he soothed and then healed those wounds because he accepted, welcomed and interacted with ' man-ill "; the oxymoron "school-insane asylum" and subsequent initiatives have taken the original basagliano thought, thought often subjected up to deny the existence of mental illness and, paradoxically, to deny the man-model-sick.