Diario di un'incivile civiltà - 9788893430258

Diario di un'incivile civiltà: Divenuto assistente di un luminare di Estetica presso un'università romana, Gerardo scopre nel suo mentore un individuo capace di manipolare chi lo circonda, costringendolo a sottomettersi ai suoi più vili e violenti istinti. Anche lui viene coinvolto in questa spirale di perversione e, temendo per il suo matrimonio, diventa complice della messa in scena che smaschererà il professore. Ma la disfatta esistenziale è ormai in atto e, nonostante la soluzione del caso giudiziario, Gerardo si ritroverà a dover ripartire da zero, dalle origini, dal passato. Solo così riuscirà a rimettere a posto i tasselli della sua vita, che è vita letteraria abilmente impostata dalla penna di Francesco, che di scrittura e storie vorrebbe vivere. È in questo momento che il sentore presente lungo tutto il romanzo - l'intersezione di piani di realtà diversi e in apparenza distanti - si fa certezza. È qui che ha inizio l'incivile civiltà. Uno sguardo aperto sull'attualità - via di fuga dalla circolarità autoreferenziale della tradizione narrativa - che gioca con lo stile, sperimentando un linguaggio prossimo al poetico.
Become an Assistant of a luminary of aesthetics at a Roman University, Gerard discovers in his mentor an individual able to manipulate those around him, forcing him to submit to its most vile and violent instincts. He also gets involved in this spiral of perversion and, fearing for her wedding, becomes an accomplice of the staging that will expose the professor. But the existential defeat is now in place and, despite the resolution of the court case, Gerardo finds himself having to start from scratch, from the beginning, from the past. Only in this way will be able to put the pieces of his life, which is the literary life skillfully set from the pen of Francis, who would like to live and write stories. And now that the smell present throughout the novel-the intersection of different realities and apparently distant plans-is certainty. And here begins the uncivilized civilization. An open look on the news-escape from circularity self-referential narrative tradition-he plays with the style, experiencing a language close to poetic.