Seveso 1976. Oltre la diossina - 9788852604867

Seveso 1976. Oltre la diossina: "Peggio di Hiroshima". "Più diossina che in Vietnam". "Peste chimica: i giorni del terrore". Nell'estate 1976 la stampa commenta così la vicenda della nube tossica fuoriuscita dall'Icmesa, una fabbrica chimica in Brianza. Seveso è la città più colpita. Lì, nelle settimane successive, arriva l'esercito per recintare tutto. Da un giorno all'altro centinaia di famiglie devono abbandonare le loro case. La diossina è un nemico invisibile ma molto potente, almeno secondo i pochissimi studi scientifici di allora. Da subito compaiono piaghe sulla pelle dei bambini, i prodotti artigianali vengono rifiutati per paura del "contagio", e col passare del tempo viene orchestrata una campagna a favore dell'interruzione di gravidanza. Nell'incertezza generale si fa strada un altro nemico: la disperazione. Ma qualcuno non ci sta. Non si accontenta di sopravvivere e vuole vivere, anche nella Seveso della diossina e del (presunto) "mostro in pancia". E si mette all'opera. Questo libro ricostruisce la vicenda in tutti i suoi aspetti - dall'incidente del 1976 alla sua eredità - ma soprattutto racconta la storia di tanti giovani che affrontarono quella circostanza senza lasciarsi "rubare la speranza".
"Worse than Hiroshima". "More dioxin in Viet Nam". "Chemical Fever: the days of terror". In the summer of 1976 the press commented on the affair of the toxic cloud exit from the Icmesa chemical factory in Brianza. Seveso is the city most affected. There, in the weeks that followed, the army comes to fence all around. From one day to the next, hundreds of families must abandon their homes. Dioxin is an invisible enemy but very powerful, at least according to very few scientific studies. Immediately appear sores on children's skin, the handicraft products are rejected for fear of contagion, and over time is orchestrated a campaign in favour of abortion. The overall uncertainty makes its way another enemy: despair. But someone there is. Not content to survive and want to live, even in the Seveso dioxin and (allegedly) "monster in my belly". And goes to work. This book reconstructs the story in all its aspects-by accident of 1976 to its heritage-but mainly tells the story of many young people who faced that time without being "robbed of hope".