L'uomo che coltivava conchiglie. Autobiografia di un giornalista - 9788867831951

L'uomo che coltivava conchiglie. Autobiografia di un giornalista: «Caro Gigi, Carlo Levi diceva che il futuro ha un cuore antico. Spesso tu mi hai chiesto chi eravamo? Poi il tempo fuggiva sempre, e forse non ho mai saputo essere esauriente. Così ti ho scritto queste note. [...] Più che una memoria, è un lungo racconto che attraversa sessantanni di vita.» Comincia così il libro che Cesare Roccati scrive per raccontare al figlio la sua vita, "vissuta con tanta gente e come tanta gente". Una memoria personale - l'infanzia di provincia, la vita nel dopoguerra a Chieri, 12.000 abitanti e 12 chiese, la varia umanità del caffè di paese, - e una storia collettiva - la Fiat, l'autunno caldo, la Gazzetta del Popolo, l'autogestione, il sindacato, La Stampa, l'arte - con lo sguardo sempre rivolto all'altro, a chi con lui ha fatto o ha assistito a quanto accadeva. Dopo una vita spesa nelle redazioni dei giornali, sul fronte dell'economia, dove con le parole di Luigi Ciotti "Cesare trasformava i numeri nella carne delle persone", l'uomo che coltivava conchiglie era tornato tra le sue antiche colline, col passo lento di chi conosce la terra, per modellare legno da dipingere e trasformarlo in un'avventura, in una denuncia o nelle pagine di un giornale immaginario. Con una prefazione di Luigi Ciotti, e contributi di Marco Zatterin, Olga Gambari, Luciana Santaroni.
??Dear Gigi, Carlo Levi said that the future has an ancient heart. Often you asked me who we were? Then the time was escaping forever, and maybe I never knew be exhaustive. So I wrote these notes. [...] More than a memory, it is a long story that crosses his sixty years of life. " Thus begins the book that Caesar Rahman writes to tell the son his life, "living with so many people and how many people". A personal memoir-the childhood, life in the post-war period in Chieri, 12,000 inhabitants and 12 churches, various coffee country, humanity-and a collective history-Fiat, the warm autumn, la Gazzetta del Popolo, self-management, organized labor, printing, art- his gaze always turned to another, to whom with he did or saw what happened. After a life spent in the editorial offices of newspapers, on the face of the economy, where in the words of Luigi Ciotti "Caesar turned the numbers in the flesh of the people", the man who cultivated shells was back among its ancient hills, with the slow pace of those who know the Earth to shape wood to paint and turn it into an adventure, in a complaint or in the pages of a newspaper. With a foreword by Luigi Ciotti, and contributions by Marco Zatterin, Olga Gambari, Luciana Santaroni.