Graver la lumière. L'estampe en 100 chef-d'oeuvre. Ediz. a colori - 9788874397709

Graver la lumière. L'estampe en 100 chef-d'oeuvre. Ediz. a colori: Frutto della pazienza di alcuni collezionisti privati che hanno saputo riunire i grandi nomi dell'arte della incisione e della passione di artisti contemporanei vicini all'Atelier de Saint-Prex, questa collezione permette di ripercorrere la storia dell'incisione, dalle prime incisioni su legno del XV secolo alle invenzioni più libere del xx secolo. Uno sguardo soggettivo che più che un approccio cronologico, si propone un accostamento libero e sensibile che fa emergere le affinità fra maestri antichi e artisti moderni. Così troveremo un cliché-verredi Pierre Schopfer accanto a un paesaggio di Corot o alle incisioni a bulino di Yersin, Dürer, Nanteuil o Mellan; potremo accostare alcune vedute di Palézieux alle lastre di Canaletto o di Claude Lorrain, associare il tratto tagliente di Urs a un'acquaforte di Callot e riconoscere in alcune litografie di Edmond Quinche la tal pagina di Daumier o lo stile di Toulouse-Lautrec; e ancora, vedremo Pietro Sarto seguire le orme di un Gautier-Dagoty o di un Goya, e infine potremo ammirare un'acquaforte di Rembrandt, le invenzioni di Piranesi o una lastra in rame di Picasso. E non per fare raffronti o stabilire gerarchie, ma per rammentarci che da sempre le interrogazioni formali e le ambizioni tecniche si rispondono da un'opera all'altra e trascendono il tempo.
Fruit of the patience of some private collectors who were able to bring together the big names of the art of engraving and passion of contemporary artists close to the Atelier de Saint-Prex, this collection lets you trace the history of engraving, from the early 15th century woodcuts freer inventions of the 20th century. Subjectively that rather than a chronological approach, we propose a free and sensitive approach that brings out the similarities between old masters and modern artists. So we'll find a clich??-verredi Pierre Schopfer beside a Corot landscape or at Burin engravings of Yersin, D??rer, Nanteuil or Mellan; We will bring some views by Canaletto slabs or Pal??zieux to Claude Lorrain, associate the stroke edgy of Urs in an etching by Callot and recognise in some lithographs of Edmond Quinche tal page of Daumier or style of Toulouse-Lautrec; and yet, we'll see Pietro Sarto follow in the footsteps of a Gautier-Dagoty or Goya, and finally we will be able to admire an etching by Rembrandt, Piranesi's inventions or a copper plate by Picasso. And not to make comparisons or establish hierarchies, but to remind us that always formal and technical questions are answered by a work ambitions and transcend time.