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Federico Caffè nel pensiero economico italiano - 9788862278348

di Roggi P. (cur.) Poettinger M. (cur.) edito da Fabrizio Serra Editore, 2015

Informazioni bibliografiche del Libro

 

Federico Caffè nel pensiero economico italiano: "Federico Caffè nasceva a Pescara il 6 gennaio 1914, all'alba della prima guerra mondiale. In tempo per trascorrere infanzia e giovinezza nel naufragio degli ideali liberali che avevano costruito l'Italia. In tempo per testimoniare, prima del boom economico, la fame e la miseria che affliggevano gran parte del paese. In tempo per vivere l'effervescenza del secondo dopoguerra, ma anche il mancato compimento del processo di sviluppo economico che ne seguì. Una vita nel Novecento, dunque, costretta, parrebbe, da quanto le accadeva intorno ad una forzata disillusione, addirittura ad una fine di disperazione. Così, tanti hanno letto in quello scomparire improvviso il 15 aprile 1987 l'esito di un tramonto delle idealità dopo una vita di servizio alla propria famiglia, al proprio insegnamento, al proprio paese. Del Novecento italiano Federico Caffè non fu un testimone passivo e disincantato. Scelta la strada dell'economia, si dedicò alla sua parte attiva, quella politica economica che riscattò da arte pratica a disciplina degna di autonomia scientifica. L'economia non aveva senso se non indirizzata verso uno scopo di maggior benessere sociale; un fine, questo, di chiaro valore etico e politico. L'economista, dunque, diveniva con Federico Caffè un intellettuale la cui azione si esplicava non solo nell'accademia ma nei giornali di ogni coloritura politica, nell'editoria e nella consulenza ad istituzioni quali la Banca d'Italia ed il sindacato". (Dall'Introduzione)
"Federico Caff?? was born in Pescara on January 6, 1914, at the dawn of the first world war. In time to spend early life in the sinking of the liberal ideals that had built the Italy. In time to witness, before the economic boom, the hunger and poverty that plagued much of the country. In time to experience the effervescence after World War II, but also the non-completion of the process of economic development that followed. A life in the twentieth century, therefore, forced, it seems, from what was going on around a forced disillusionment, even at one end of despair. So, many have read into that disappear suddenly on April 15, 1987 the outcome of a sunset of ideality after a lifetime of service to your family, your education, your country. Twentieth century Italian Federico Caff?? was not a passive witness and disenchanted. Choosing the way of economy, he devoted himself to his active part, that economic policy who redeemed by art practice to discipline worthy of scientific freedom. The economy didn't make sense unless directed toward a goal of greater social well-being; a end of clear ethical and political value. The Economist, therefore, became with Federico Caff?? an intellectual whose action is expressed not only in academia but in newspapers of all political coloring, in desktop publishing and consultancy to institutions such as the Bank of Italy and the Trade Union ". (See)

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