Roma. La pittura di un impero. Ediz. illustrata - 9788857204253

Roma. La pittura di un impero. Ediz. illustrata: Il volume è il catalogo della mostra di Roma (Scuderie del Quirinale, 24 settembre 2009 - 17 gennaio 2010). Attraverso un'ampia selezione di opere provenienti dai principali musei del mondo (tra gli altri, dagli scavi di Pompei e dal Museo Archeologico di Napoli, dai Musei Vaticani, dalla sede di Palazzo Massimo del Museo Nazionale Romano, dal Louvre di Parigi, dal British Museum di Londra, dal Pushkin di Mosca, dai musei archeologici di Monaco, Francoforte, Zurigo), la mostra intende esaminare analiticamente singoli frammenti di affreschi, pitture su legno o su vetro, cercando di misurarne, in base alle tecniche artistiche, alle composizioni, ai soggetti, il livello formale cui era giunta la pittura nel mondo romano, dal I secolo a.C. alle soglie del tardo-antico e dell'età bizantina. I saggi in catalogo (scritti da illustri studiosi dai diversi profili specialistici) si propongono il raggiungimento di obiettivi saldamente storici. Ciò che interessa è la costruzione degli spazi pittorici secondo canoni talvolta distanti da quelli moderni, come ben si vede nel caso delle vedute paesistiche, in cui spicca la distanza rispetto al sistema di prospettiva lineare, per noi ormai abituale; è la persistenza della memoria dell'antico (dai ritratti del Fayyum alle prime icone cristiane del Sinai); è lo studio delle tendenze e delle varianti che attraversano l'universo pittorico romano; è l'analisi dei procedimenti, delle tecniche, delle tradizioni di bottega.
The volume is the catalogue of the exhibition in Rome (Scuderie del Quirinale, 24 September 2009 - 17 January 2010). Through a wide selection of works from the world's leading museums (among others, from the excavations of Pompeii and the Archaeological Museum of Naples, the Vatican Museums, the Palazzo Massimo branch of the National Roman Museum, the Louvre in Paris, the British Museum in London, the Pushkin in Moscow, the archaeological museums of Munich, Frankfurt, Zurich), the exhibition intends to analytically examine individual fragments of frescoes, paintings on wood or glass, trying to measure, on the basis of artistic techniques, compositions, subjects, the formal level to which painting had reached in the Roman world, from the first century BC to the threshold of late antiquity and the Byzantine age. The essays in the catalogue (written by illustrious scholars with different specialist profiles) aim to achieve solidly historical objectives. What is interesting is the construction of pictorial spaces according to canons sometimes distant from modern ones, as can be clearly seen in the case of landscape views, in which the distance from the linear perspective system, now habitual for us, stands out; it is the persistence of the memory of antiquity (from the portraits of the Fayyum to the first Christian icons of Sinai); it is the study of the trends and variants that cross the Roman pictorial universe; it is the analysis of the procedures, techniques, and traditions of the workshop.