Rime spente - 9788832925081

Rime spente: La silloge prende il titolo da un verso della lirica "La tela del pittore" che ha segnato uno snodo importante nell'attività letteraria di Alessio Romanini. L'obiettivo è quello di suggerire, di riflettere lasciando a ognuno la libertà di comporre la propria tela emozionale. Meditazioni che si inverano nelle suggestive descrizioni della natura. Tema molto caro al poeta. In Romanini esiste uno stretto legame tra poesia (sperimentazione formale) ed esperienza biografica. Infatti, le liriche che compongono la silloge fissano frammenti di vita in versi: paesaggi, luci, ricordi e mondi spirituali. Riannodando i fili di viaggi giovanili, di paure e desideri di quell'età di passaggio, Romanini sperimenta stili e scritture per costruirsi un'identità di uomo e di poeta. Stretto tra questi due estremi, la consapevolezza di una resa e la speranza di un varco, l'itinerario in versi di cui le parole segnano le tappe progressive. Finché l'esperienza si fonde e confonde in una mappa autobiografica che indaga i legami sotterranei fra le generazioni e le epoche, interrogandosi su come si formano le linee di un destino. Una apparente semplicità di linguaggio e un'immediatezza di immagini capaci di parlare alla mente e al cuore di tutti sono senza dubbio uno dei punti di forza della silloge che sa rivelare le proprie diverse e sotterranee anime con generosità di intento.
The silloge takes its title from a verse of the lyric "The painter's canvas" that marked an important junction in the literary activity of Alessio Romanini. The goal is to suggest, to reflect, leaving everyone the freedom to compose their own emotional canvas. Meditations that are true in the evocative descriptions of nature. Theme very dear to the poet. In Romanini there is a close link between poetry (formal experimentation) and biographical experience. In fact, the lyrics that make up the sylloge fix fragments of life in verse: landscapes, lights, memories and spiritual worlds. By re-writing the threads of youthful journeys, fears and desires of that age of passage, Romanini experimented with styles and scriptures to build an identity of man and poet. Tight between these two extremes, the awareness of a surrender and the hope of a gap, the verse route of which the words mark the progressive stages. As long as the experience merges and confuses into an autobiographical map that investigates the underground bonds between generations and ages, questioning how the lines of destiny are formed. An apparent simplicity of language and an immediacy of images capable of speaking to the mind and heart of all are undoubtedly one of the strengths of the sylloge that knows how to reveal its different and underground souls with generosity of intent.