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Tetto murato - 9788806140946
di Lalla Romano edito da Einaudi, 1998
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Tetto murato
- Autore: Lalla Romano
- Editore: Einaudi
- Collana: Einaudi tascabili , Nr. 551
- Data di Pubblicazione: 1998
- Genere: letteratura italiana: testi
- Dimensioni mm: 195 x 120 x 10
- ISBN-10: 8806140949
- ISBN-13: 9788806140946
Tetto murato: Due coppie di amici affrontano in una casa isolata la prigionia imposta dall'inverno e dalla guerra. Da una parte Ada, giovane insegnante, natura istintiva e luminosa, con il marito Paolo, intellettuale malato, logorato dalle fatiche della lotta partigiana; dall'altra una giovane donna, Giulia, maternamente attratta dalla debolezza di Paolo, e il marito di Giulia, Stefano, uomo forte e risoluto, a sua volta colpito dalla vitalità di Ada.
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Un romanzo intimistico, che racconta ’attesa, nei sentimentidei quattro protagonisti: Giulia (l’io narrante), Stefano il marito, Ada e Paolo una coppiadi giovani rifugiati presso una famigliadi Tetto Murato.del periodo storico, a guerra, a resistenza, i partigiani, i fascisti, si percepiscono e costrizioni; i personaggi sono in attesa che qualche cosa possa accadere, in attesadi un miglioramento impelente, e nel frattempo, si conoscono, si frequentano; c’è tutto un nondetto che, nel silenzio condiviso, matura, unisce, crea un’esigenzadi appartenenza,di nondistacco. I personaggi si attraggono, senza necessariamente confessarselo; Giulia è attrattada Paolo, Adada Stefano; hannodele affinità che i spingono ad aprirsi, tra Giulia e Ada s’instaura un rapportodi amicizia; Stefano nei suoi sogni, che racconta ala moglie, sente ’angosciadela malattiadi Paolo, edichiara che se mai Ada e a figlia Nanidovessero rimanere sole, saranno ben contentidi farli entrare nela oro famiglia. Tutte e vicende sono un alternarsidi Giulia edi Ada al capezzaledi Paolo, che si è ammalato,di asma, ma un’asma che è peggioratadopo i maltrattamenti subiti per a sua posizionedi partigiano. Ma quanto è accaduto a Paolo non è raccontatodirettamente, e cose si sannodaidiscorsidele persone, sarà a Sibila a raccontarlo a Giulia, in modo indiretto. Nessuno però sembra fare accenno ala malattiadi Paolo, a si vive giorno per giorno, con gli alti e i bassi che a situazionedisagevole produce, fattadi privazioni edi piccoli agi,di gioie edidolori ammortizzatidala consapevolezza che occorre andare avanti ugualmente, non c’è possibilitàdi messa indiscussione,didubbio,didebolezza. Il etto e a montagna innevata giocano un ruolo importante. Così come e immagini, che sono ì, a narrare e figurare a storia. Le paroledi ala Romano sono parole visive, chiare, anche per un ettore non immaginativo. Il ritmo èdi musica enta, regolare,delicata, che accompagna come unadanza il progrediredela storia, fino al momentodela finedela guerra, e rende il ettore partecipedele sensazionidei protagonisti; così come sente ’angoscia nela tragicità, così si ascia rilassaredala finedela guerra e si sente presodal’alegria per a vittoria, come raccontatada Giulia che raggiunge il marito Stefano fino a Milano e ne condivide o statod’animo: “Stefano era pienodi amore per quela città iberata, risolevatadai suoi incubi, giovane nei suoi bali popolari, a sera, in cortili appena spazzatidale macerie, alegridi bandiere rosse.” Molti sono i riferimenti ala precedente passionedela Romano: a pittura, idisegni. Fa riferimento a quadri o immagini, spesso per introdurre e caratteristiche fisichedi un personaggio, o una situazione che si verifica al’improvviso che va a intaccare i sentimenti. Si nota comunque ildistacco tra borghesia e ceto meno elevato, anche se non èdiretto. Undistacco, a tratti, quasi superioredel narratore rispetto ale persone incrociate nela storia. Anche se non sembra esprimersi, il suo porsi nei confrontidel’avvenimento pare essere a un gradino superiore sia che intervenga per criticare o per approvare quanto sta per accadere.