La Spoon River dei migranti - 9788864388595

La Spoon River dei migranti: C'è un villaggio distrutto dalle bombe di una guerra senza nome uguale a ogni altra guerra. Un villaggio da cui molti non sono riusciti a scappare. Non è andata meglio a chi ha tentato la via del mare, "tutti annegati in una traversata di piacere". Salvatore Romano reinterpreta in chiave personale il celebre capolavoro di Edgar Lee Masters per denunciare la tragedia più cogente e diffusa dei nostri tempi: la migrazione senza speranza di milioni di esseri umani in fuga dalla violenza e dalla povertà, con chiari riferimenti alla difficile situazione italiana ("la pacchia è finita"). Romano fotografa gli ultimi momenti di vita o raccoglie gli ultimi pensieri delle vittime, rendendole quasi riconoscibili ai nostri occhi: madri e bambini si rivolgono litanie dolci e dolorose, gli uomini piangono la propria sorte, protési verso di noi - a volte rabbiosi, a volte rassegnati - impongono il loro grido alla nostra spesso sfuggente coscienza.
There is a village destroyed by the bombs of an unnamed war like any other war. A village from which many could not escape. It did not get any better for those who tried the way of the sea, "all drowned in a crossing of pleasure". Salvatore Romano reinterprets Edgar Lee's famous masterpiece Masters in a personal way to denounce the most cogent and widespread tragedy of our time: the hopeless migration of millions of human beings fleeing violence and poverty, with clear references to the difficult Italian situation ("the parcel is over"). Romano photographs the last moments of life or collects the last thoughts of the victims, making them almost recognizable to our eyes: mothers and children turn on sweet and painful litany, men weep their fate, protés towards us - sometimes angry, sometimes resigned -- impose their cry on our often elusive conscience.