Fanteria all'attacco a Caporetto. Ottobre 1917 - 9788861024021

Fanteria all'attacco a Caporetto. Ottobre 1917: Erwin Rommel, la "Volpe del Deserto" della Seconda guerra mondiale, comincia la sua ascesa ai vertici militari tedeschi già durante la Grande Guerra. In queste pagine, egli stesso ripercorre la sua partecipazione alla battaglia di Caporetto come tenente: "In questo libro non si spiega la catastrofe di Caporetto: innanzi tutto perché, per chi lo ha scritto, non si è trattato di una catastrofe, bensì di un successo, e poi perché a Rommel non interessavano le spiegazioni strategiche né la filosofia della guerra, come a uno storico o a un polemologo. Quel che, evidentemente, spinse Rommel a scrivere questo libro fu 11 desiderio di mantenere vivo il ricordo di una grande impresa: cristallizzarlo e, soprattutto, renderlo esemplare, farne uno strumento di emulazione e di apprendimento. Non bisogna mai dimenticare che, nel 1937, anno in cui vide la luce la prima edizione di "Fanteria all'attacco", Rommel insegnava alla scuola di guerra di Potsdam: la cattedrale del prussianesimo. Egli era una sorta di leggenda per i giovani ufficiali: a sua volta il più giovane premiato 'Pour le Mèrite' della fanteria tedesca nella Grande Guerra. Va da sé che il suo libro fosse visto come una sorta di vangelo laico per i futuri eroi della Germania. In più Rommel non scrisse "Fanteria all'attacco" da reduce, visto che la sua carriera militare era tutt'altro che conclusa e, anzi, stava per decollare clamorosamente: il libro non si colloca nella memorialistica reducistica, guanto piuttosto nella letteratura didattico-storica. È una sorta di Baedeker per le nuove generazioni di ufficiali: una specie di
Erwin Rommel, the "Desert Fox" of World War II, begins its ascent to the top German military already during World War I. In these pages, he recounts his participation in the battle of Caporetto like Lieutenant: "In this book does not explain the disaster Caporetto: firstly because, for those who wrote it, it was not a disaster, but a success, and then because Rommel strategic explanations not interest nor the philosophy of war, as a historian or a polemologo. What apparently prompted Rommel to write this book was 11 desire to keep alive the memory of a great enterprise: crystallize it and, above all, make it, make it an instrument of emulation and learning. We must never forget that, in 1937, the year that saw the light of the first edition of "Infantry in the attack," Rommel taught at the war school in Potsdam: the Cathedral of prussianism. He was a kind of legend for young officers: to turn the youngest awarded ' Pour le M??rite ' German infantry in the great war. It goes without saying that his book was seen as a kind of secular Gospel for future heroes of Germany. In addition Rommel did not write "Infantry to attack" by the vet, since his military career was far from over and, indeed, was about to take off spectacularly: the book is in the memoir reducistica, glove rather in the literature historical education. Is a kind of Baedeker for new generations of officers: a kind of