Visti da dietro. La musica raccontata dai batteristi - 9788862315005

Visti da dietro. La musica raccontata dai batteristi: Diciamocelo: nell'immaginario collettivo la figura del batterista non gode di stima universale. Il grande jazzista Lester Young passò dalla batteria al sax dopo aver constatato che mentre lui smontava tamburi e piatti i suoi colleghi corteggiavano le fanciulle presenti in sala. Negli Stati Uniti, addirittura, sono i protagonisti di un corpus di barzellette sarcastiche ("il batterista è un tizio qualunque al quale piace farsi vedere in giro con i musicisti"). Eppure, provate a eliminare la batteria da ogni tipo di musica, e nulla sarà com'era. Perché, nonostante tutto, i batteristi sono essenziali, indispensabili, necessari e insostituibili. Senza di loro non ci sarebbero ritmo, sensibilità, forza; senza di loro non si ballerebbe, non si batterebbe il piede a tempo, non ci si sincronizzerebbe con il respiro della musica. Non solo. Per la posizione peculiare che occupano sul palco, sempre un po' indietro, sottratti al proscenio, hanno una visione privilegiata di tutto quello che succede, e soprattutto sono gli unici che guardano gli altri musicisti di spalle, compresi i cantanti. A loro, a chi sopporta di stare fuori dal cono dei riflettori, è dedicato questo libro. Più di cinquanta grandi strumentisti italiani - senza distinzione di genere musicale - raccontano le loro esperienze, la loro vita vissuta a dare il tempo agli altri. Ci sono tutti i grandi stilisti - da Gatto a Di Cioccio, passando per Golino, Meyer, De Piscopo, Rivagli, Bandini - e i giovani che ne hanno raccolto l'eredità; quelli che hanno trascorso la propria carriera guardando da dietro i cantanti di grido, e
Let's face it: the collective figure of drummer does not enjoy universal esteem. The great jazz musician Lester Young switched from drums to sax after finding that while he disassembled drums and cymbals his colleagues they courted the girls in attendance. In the United States, indeed, are the protagonists of a corpus of sarcastic jokes ("the drummer is a guy that likes to be seen hanging out with musicians"). Still, try to remove the battery from any kind of music, and nothing will be as it was. Because, despite everything, the drummers are essential, indispensable, necessary and irreplaceable. Without them there would be no rhythm, sensitivity, strength; without them you would dance, do not fight on foot, there is sincronizzerebbe with the breath of music. Not only. For the peculiar position that occupy onstage, always a little behind, exempted from the proscenium, have a privileged view of everything going on, and above all are the only ones watching the other musicians, including singers. To them, to those who bear to stay out of the spotlight cone is dedicated this book. More than fifty great performers italiani-regardless of genre-recount their experiences, their real life to give time to others. There are all the great designers-from cat to Di Cioccio, passing to Gardiner, Meyer, De Piscopo, Rivagli, Bandini-and young people who have accepted the inheritance; those who have spent their careers looking from behind the singers, and