Di grammatica non si muore. Come sopravvivere al virus della punteggiatura e allo sterminio dei verbi - 9788820060800

Di grammatica non si muore. Come sopravvivere al virus della punteggiatura e allo sterminio dei verbi: «Ragazzi, tutti attenti! Oggi parliamo dei plurali dei nomi composti. Allora, le regole sono troppe e piene di eccezioni. Non ci provate neanche a impararle a memoria. Usate il buon senso e soprattutto un buon vocabolario». Se Massimo Roscia salisse (e non salirebbe) in cattedra, la sua lezione andrebbe (e non andasse) più o meno così. Perché nella grammatica crede fermamente, un po' meno nell'approccio paludato tutto nozioni e casi noiosi. Così ha deciso di svecchiarlo, per dimostrare che le norme possono essere semplici, intuitive e persino amichevoli. Un po' Rodari e un po' Flaiano, passa in rassegna i fondamenti dell'italiano e si diverte a calarli in esempi contemporanei (dai ritmi rap alle serie TV, dai fantasy ai videogame); riprende gli svarioni più comuni (dall'uso maldestro dell'accento all'abuso disinvolto dell'apostrofo) creando giochi promemoria per non essere più indotti in errore; si batte per la salvaguardia delle forme (utili) in estinzione, come il congiuntivo, e invoca il debellamento della pandemia di ciaone e apericena. Sempre all'insegna dell'uso pratico e vivo, perché la lingua è fatta per essere parlata, adattata, modificata, arricchita, cambiata, rivista, aggiornata, corretta, sempre e comunque amata.
"Guys, all beware! Today we are talking about the pluralities of compound names. So, the rules are too many and full of exceptions. You don't even try to memorize them. Use common sense and above all a good vocabulary." If Massimo Roscia were to (and would not rise) to the chair, his lesson would go (and not go) more or less like this. Because in grammar he firmly believes, a little less in the approach swamped everything notions and boring cases. So he decided to wean him off, to show that the rules can be simple, intuitive and even friendly. A little Rodari and a little Flaiano, he reviews the fundamentals of Italian and enjoys lowering them into contemporary examples (from rap rhythms to TV series, from fantasy to video games); takes up the most common vacancy (from the clumsy use of the accent to the casual abuse of the apostrophe) creating reminder games to no longer be misled; it fights for the preservation of (useful) forms in extinction, such as the subjunctive, and invokes the eradication of the pandemic of anonema and aperitif. Always in the name of practical and alive use, because the language is made to be spoken, adapted, modified, enriched, changed, revised, updated, correct, always and in any case loved.