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Le maschere di Chateaubriand. Libertà e vincoli dell'autorappresentazione - 9788860872470
di Ivanna Rosi edito da Le Lettere, 2010
- Prezzo di Copertina: € 24.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Le maschere di Chateaubriand. Libertà e vincoli dell'autorappresentazione
- Autore: Ivanna Rosi
- Editore: Le Lettere
- Collana: Saggi , Nr. 91
- Data di Pubblicazione: 2010
- Genere: LETTERATURE STRANIERE: CRITICA
- Argomenti : Chateaubriand, François René d
- Pagine: 328
- ISBN-10: 8860872472
- ISBN-13: 9788860872470
Le maschere di Chateaubriand. Libertà e vincoli dell'autorappresentazione: In contrasto con la rappresentazione realistica dell'io propria delle Confessions di Rousseau, Chateaubriand nei Mémoires d'outre-tombe, rifugge deliberatamente da una narrazione naturalistica e spicciola del vissuto, sentito come insignificante, e, obbedendo a imperativi morali ed estetici, oltre che alla forza della fantasia, modella la propria immagine con estrema libertà. Non dobbiamo aspettarci materiale introspettivo, verità referenziali, dettagli personali: il memorialista, il viaggiatore, il romanziere ricreano l'accaduto, vi introducono il sogno, condensano in scene icastiche e simboliche il senso più diluito e più pallido degli avvenimenti o indossano maschere che non sono strumenti banalmente menzogneri, ma invenzioni di sé. Tuttavia, alcuni vincoli legati al genere "confessione" o "memorie" continuano ad agire, imponendo allo scrittore un'estrema precisione negli aspetti esterni dei fatti raccontati o costringendo l'io a rivelare tentazioni, passioni, dolori e traumi. Questo carattere dell'autorappresentazione si collega al ruolo originale e dominante, nella scrittura di Chateaubriand, della censura e della negazione.
In contrast to the realistic depiction of the ego of the Confessions of Rousseau, Chateaubriand in M??moires d'Outre-tombe, deliberately shuns from naturalistic narrative and the petty lived, felt how insignificant, and, obeying moral imperatives and aesthetic, as well as the force of fantasy, shapes their image with complete freedom. We should not expect material introspective, truth about me: the referential memoirist, the traveler, the novelist recreate what happened, we introduce the dream, condense into icastic and symbolic scenes the way more dilute and paler events or wear masks that are not lying, but trivially tools self inventions.
However, some gender-related constraints "confession" or "memories" continue to act, requiring the writer extreme precision in the external aspects of the facts recounted or forcing me to reveal temptations, passions, pain and trauma. This character of the original and dominant role connects to represent oneself, writing of Chateaubriand, censorship and the denial.
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