Islam e nazifascismo. Un'alleanza che avrebbe potuto modificare l'assetto mediorientale - 9788862615990

Islam e nazifascismo. Un'alleanza che avrebbe potuto modificare l'assetto mediorientale: La storia degli intensi e complessi rapporti che, tra il 1933 e il 1945, intercorsero tra il Gran Muftì di Gerusalemme, Hajjl Muhammad Amln al-Husayni, capo spirituale dei musulmani palestinesi, i movimenti panislamici, panarabi e nazionalisti, sorti negli anni Trenta in Africa Settentrionale (Marocco, Algeria, Tunisia e Egitto) e in Medio Oriente (Palestina e Mesopotamia), e la Germania nazista e l'Italia fascista, rappresenta una delle vicende a sfondo diplomatico, politico-religioso e ideologico più interessanti e meno note di quegli anni. I motivi che spinsero la più venerata, discussa e chiacchierata, personalità religiosa del Medio Oriente e i movimenti nazionalisti mediorientali ad unire i propri destini a quelli del dittatore tedesco e - seppure con modalità e risultati diversi rispetto a quelli di Mussolini - suscitano infatti un'indubbia curiosità, aprendo le porte ad un dibattito che, nell'attuale contesto geopolitico internazionale, caratterizzato dalla recrudescenza dell'estremismo islamico antisionista e antioccidentale, assume una valenza ancora maggiore e specifica, fornendo utili elementi di studio e valutazione.
The story of the intense and complex relationship that between 1933 and 1945, relations between the Grand Mufti of Jerusalem, Muhammad al-Husayni Amln Hajjl, spiritual leader of the Palestinian Muslims, panislamici, Pan-Arab and nationalist movements, which emerged in the 1930s in Northern Africa (Morocco, Algeria, Tunisia and Egypt) and the Middle East (Palestine and Mesopotamia), Nazi Germany and fascist Italy and , is one of the events to ideological and political-religious background, more interesting and less known in those years. The reasons that prompted the most venerated, discussed and chat, Middle Eastern religious personality and nationalist movements in the Middle East to unite their destinies to those of the German dictator and-albeit with methods and results differ from those of Mussolini-arouse an undoubted curiosity, opening the door to a debate that in the current international geopolitical context, marked by the resurgence of Islamic extremism anti-Zionist and anti-Western , assumes a value even greater and specifies, by providing useful tools for the study and evaluation.