La civiltà dell'amore e il senso della storia. Liberazione cristiana fraternità-utopia - 9788849824681

La civiltà dell'amore e il senso della storia. Liberazione cristiana fraternità-utopia: "Lo scopo del saggio è di fornire delle chiavi di lettura per orientarsi tra i sommovimenti epocali che stiamo vivendo. Esiste una "stella polare" cui riferirsi per interpretare la nostra storia collettiva? Don Lorenzo Rossetti, accogliendo l'espressione di Paolo VI "Civiltà dell'amore", individua proprio in questa "proposta" sociale della Chiesa il criterio normativo che consente un discernimento cristiano sulle vicende storiche. L'autore vede nella fratellanza/fraternità il fondamento ontologico della solidarietà come determinazione personale e sentimento di condivisione, ma sottolinea pure che in chiave teologica bisogna distinguere tra fraternitas naturale e soprannaturale. Tale distinzione ci riporta al linguaggio classico: essa giova a cogliere il punto di continuità e quello di novità tra società umana e comunità ecclesiale: questa è il "fermento" di quella. E proprio in forza dell'esistenza di tale principio soprannaturale può vedersi illuminata e appunto vitalizzata quella realtà creaturale che, ahimè, sembra spesso giacere nelle tenebre. Si capisce allora il motivo per cui la Civiltà dell'amore possa definirsi con l'ossimoro "utopia concreta": una meta, un traguardo possibile, arduo, ma non assurdo o velleitario da perseguire." (dalla presentazione del cardinale Ruini)
"The purpose of the essay is to provide reading keys to navigate between the epochal upheavals we are experiencing. There is a "North Star" which refer to interpret our collective history? Don Lorenzo Rossetti, welcoming the expression of Paul VI "civilization of love", locates right in this church's social regulatory policy "proposal" allowing Christian discernment about historical events. The author sees the brotherhood/brotherhood the ontological Foundation of solidarity as personal determination and sense of sharing, but stresses also that in theological key you have to differentiate between natural and supernatural fraternitas. That distinction goes back to the classical language: it serves to grasp the point of continuity and that of news between human society and church community: this is the "ferment" of that. And precisely because of the existence of such a supernatural principle can be seen lit and vitalized creatural reality precisely that, alas, often seems to lie in darkness. We understand then why the civilization of love can be defined with the oxymoron "concrete utopia": a goal, a possible goal, arduous, but not crazy or unrealistic to pursue. " (from the presentation of Cardinal Ruini)