Possibilità dell'io. Il cogito di Descartes e un dibattito contemporaneo: Heidegger e Henry - 9788884834614

Possibilità dell'io. Il cogito di Descartes e un dibattito contemporaneo: Heidegger e Henry: Che cosa intendiamo quando diciamo: cogito ergo sum? - Penso, esisto in quanto pensante. E questa è l'unica cosa di cui per Cartesio, uno dei più grandi pensatori della nostra tradizione occidentale, non è mai possibile dubitare. Si tratta, in effetti, di una tesi fondamentale che appartenendo alla storia del Seicento ha vantato in tempi più recenti forse il primato dell'uso/abuso di una formula filosofica perfino a mo' di slogan, pur vantando nel contempo una chiarezza intuitiva solo apparente. E per questo che il cogito di Cartesio appartiene anche al pensiero contemporaneo: per l'interesse e la problematicità suscitati dall'idea che la prova della nostra esistenza consiste nella nostra capacità di pensiero. Si intuisce come qui siano implicate molte questioni, filosofiche e culturali, legate in primo luogo alla natura dei rapporti fra il pensiero e l'azione, la mente e il corpo. Ma che ci portano presto a interrogarci sull'opportunità di un cambio di prospettiva rispetto a una teoria della certezza incontrovertibile della presenza di sé a se stessi. Infatti, l'essere capaci di pensiero è una possibilità dell'io che consente altre vie interpretative e che mette qui in gioco due voci filosofiche contemporanee - Heidegger e Henry - per poi invitare a pensare una teoria dell'autocoscienza che non consacri l'io come principio di tutte le cose, né perciò del mondo, della verità, del senso.
What do we mean when we say: cogito ergo sum? -I think, I exist in that thinking. And that's the only thing for Descartes, one of the greatest thinkers of our Western tradition can never be doubted. This is, indeed, a fundamental thesis that belonging to the history of seventeenth century boasted more recently maybe the primacy of use/abuse of a philosophical formula even a slogan, while boasting a intuitive clarity only apparent. And why the Descartes ' cogito also belongs to contemporary thought: for the interest and the problems aroused by the idea that the proof of our existence is our thinking skills. You can imagine how many issues are involved here, philosophical and cultural, related primarily to the nature of the relationship between thought and action, mind and body. But that lead us soon to question the appropriateness of a change of perspective than a theory of incontrovertible certainty of the presence of self to self. In fact, being capable of thought is a possibility of the ego that allows other avenues of interpretation and putting here in game two contemporary philosophical voices-Heidegger and Henry-then invite to think a theory of self-consciousness that do not devote the ego as a principle of all things, or so the world of truth, of the sense.