Pyongyang, l'altra Corea - 9788857512112

Pyongyang, l'altra Corea: Questo diario di viaggio, pur non avendo la pretesa di dare un'immagine definitiva della Repubblica Popolare Democratica di Corea, ha il pregio di porre l'attenzione su una serie di dettagli a lungo trascurati. Tra questi, emergono il calore, la delicata curiosità verso gli stranieri, l'ospitalità e la fierezza del popolo coreano, le condizioni di vita semplici ma complessivamente dignitose, che stridono con la povertà che affligge invece vasti strati della società di tante nazioni considerate emergenti e con la descrizione del paese fatta dalla propaganda occidentale, così come l'armonia architettonica di Pyongyang, le strutture pubbliche funzionanti ed efficienti, la sensibilità ecologica del popolo. Davide Rossi ci ricorda l'importanza della complessità culturale del paesaggio geografico che non può essere a lungo mutilato e ridotto a una mera contrapposizione tra interessi geopolitici regionali. Il dialogo con chi è distante necessita piuttosto di attenzione a particolari e sfumature inusitati e di ascolto per le esigenze che uomini e donne lontani, ma simili a noi, cercano di comunicarci attraverso l'organizzazione di un altro modello sociale. Introduzione di Mario Scaini, postfazione di Flavio Pettinari.
This travelogue, while not claiming to have a definitive image of the Democratic People's Republic of Korea, has the merit of focusing on a series of long-overlooked details. Among these, there are warmth, gentle curiosity about foreigners, the hospitality and the pride of the Korean people, simple but overall decent living conditions, which clash with the poverty that afflicts broad sectors of society instead of many Nations considered emerging and with the description of the country made by Western propaganda, as well as the architectural harmony of Pyongyang, public facilities and efficient functioning , people's environmental awareness. Davide Rossi reminds us of the importance of cultural complexity of the geographic landscape that cannot be reduced to a mere long mutilated and opposition between regional geopolitical interests. The dialogue with those who are distant rather unusual attention to particular needs and nuances and listening to the needs that men and women away, but like us, trying to tell us by organizing another social model. Introduction by Mario Sachdev, afterword by Flavio Pandya.