Piani di luce. La cinematografia di Vittorio Storaro - 9788846749864

Piani di luce. La cinematografia di Vittorio Storaro: In oltre cinquant'anni di lavoro dietro o accanto alla macchina da presa, Vittorio Storaro (vincitore di tre premi Oscar per la fotografia) ha saputo sviluppare un metodo e una teoria che lo hanno portato a potersi definire a tutti gli effetti coautore del film. Grazie a lui la cinematografia, cioè l'arte di scrivere con la luce e con il movimento, è passata definitivamente dall'ambito tecnico a quello espressivo, e non c'è critico o spettatore che non se ne sia accorto di fronte a opere come "Il conformista", "Apocalypse Now" o "Reds". Così, parlare di luce naturale o artificiale, di suggestioni dei maestri della pittura o di valenza simbolica degli opposti (giorno-notte, luce-ombra, maschile-femminile) in relazione all'opera di Storaro diventa un modo per rileggere i film anche dal suo particolare punto di vista: il racconto per immagini e il racconto delle immagini. I saggi e le letture di questo volume intendono mettere a fuoco alcuni aspetti decisivi della sua poetica e i risultati più rilevanti della sua produzione filmica, analizzando in particolare le componenti tecniche e teoriche alla base della sua «scrittura di luce», i profondi legami con le arti figurative, gli incontri determinanti e fecondi con Bernardo Bertolucci e Francis Ford Coppola, il rapporto controverso e creativo con Hollywood o l'originale lavoro d'illuminazione per le riprese di opere liriche nei luoghi reali, tutte testimonianze della sua statura artistica.
In over fifty years of work behind or beside the camera, Vittorio Storaro (winner of three Academy Awards for photography) has developed a method and a theory that led him to be able to define for all intents and co-author of the film. Thanks to him the cinematography, namely the art of writing with light and with movement, is passed from the technical to the expressive, and there is no critical or spectator who wouldn't have noticed in front of works like "the conformist," "Apocalypse Now" or " Reds ". So, speaking of natural or artificial light, evocative of the masters of painting or symbolic value of opposites (day and night, light and shadow, male-female) in relation to the work of Storaro becomes a way to review the film even by its particular point of view: the story in pictures and story images. Essays and interpretations of this volume are focusing some decisive aspects of his poetry and the most relevant results of its film production, analysing in particular the technical and theoretical components underlying its ??writing??, deep links with the arts, determinant and fruitful meetings with Bernardo Bertolucci and Francis Ford Coppola, the controversial and creative relationship with Hollywood or the original job of lighting for filming of operas in real locations, all evidence of his artistic stature.