Fenomenologia dell'ultima cena. Indagine su un'iconografia segreta - 9788896876145

Fenomenologia dell'ultima cena. Indagine su un'iconografia segreta: L'Ultima Cena, un motivo iconografico diffusissimo, uno dei più amati dagli artisti di tutti i tempi; ma cosa nasconde questo gruppo di personaggi riuniti ad un banchetto? Michele Rossi conduce il lettore in un viaggio curioso, in Italia e non solo, alla scoperta delle opere raffiguranti l'Ultima cena: possibile che a tavola vi sia anche una donna? E se si, di chi si tratterebbe? Ha forse ragione Dan Brown a paralare di Maria Maddalena? E se si trattasse di un banchetto nuziale e non dell'Ultima Cena? Queste sono solo alcune delle domande che l'autore si pone esaminando il Cenacolo di Leonardo ed altri dipinti, riscoprendo antichi documenti che dettano le regole per la raffigurazione della scena sacra, e mostrando infine un'Ultima Cena ancora inedita al grande pubblico, dove è assente un elemento molto significativo.Un percorso tra i volti di Gesù, Giovanni e Maria Maddalena seguendo le parole di Marcel Proust: "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell'avere nuovi occhi".
The last supper, an iconographic motif widespread, one of the most popular artists of all time; But what's behind this group of characters gathered in a banquet? Michele Rossi leads the reader on a journey in Italy and elsewhere, curious to discover the works depicting the last supper: you at the table there is also a woman? And if so, who would that be? Perhaps reason Dan Brown to talk to Mary Magdalene? And if it was a wedding banquet and not of the last supper? These are just some of the questions that the author stands by looking at Leonardo da Vinci's last supper and other paintings, rediscovering ancient documents that set the rules for the representation of the sacred scene, and showing finally a last supper still unreleased to the general public, where is absent a very significant element. A path between the faces of Jesus, John and Mary Magdalene according to the words of Marcel Proust: "the real voyage of discovery consists not in seeking new landscapes but in having new eyes."