Cinema e danza. Storia di un passo a due - 9788860082213

Cinema e danza. Storia di un passo a due: Perché il cinema ama così tanto la danza? I motivi sono tanti. Anzitutto la danza porta con sé un sistema di valori e simboli immediatamente riconoscibili con significati ben precisi: piacere, sfida, seduzione, bellezza, aggressività, armonia. E poi sia il cinema sia la danza hanno in comune la stessa materia: il tempo e lo spazio. "Cinema e danza" ricostruisce le tappe fondamentali di questa storia d'amore, che comincia un attimo prima della nascita del cinema. È a tutti gli effetti la storia di un passo a due: dall'incontro fra cinema e danza nasce qualcosa di impensabile per le due arti separatamente, qualcosa di nuovo e straordinario, che si fonde armonicamente in un tutt'uno ma è anche in grado di evidenziare la peculiarità e l'unicità di ciascuno. Siamo così conquistati dai film delle avanguardie, costruiti come balletti, dalla confidenziale eleganza di Fred Astaire e Ginger Rogers o dall'acrobatica energia di Gene Kelly. Ma scopriamo anche come nei film di John Ford la danza abbia sempre un preciso significato narrativo e non solo estetico oppure come in "A qualcuno piace caldo" di Billy Wilder, Jack Lemmon, travestito da donna, balli proprio il tango con Joe Brown per moltiplicare l'effetto comico: questo ballo sensuale e in cui uomo e donna hanno ruoli ben definiti, permette di far esplodere il gioco del travestitismo e dei doppi sensi.
Why cinema loves so much dance? The reasons are many. First of all, the dance brings with it a belief system and instantly recognizable symbols with precise meanings: pleasure, challenge, seduction, beauty, aggressiveness, harmony. And then both movies both dance have in common the same matter: time and space. "Cinema and dance" reconstructs the milestones of this love story, which begins just before of the birth of cinema. And in effect the story one step two: the encounter between cinema and dance was something unthinkable for the two Arts separately, something new and extraordinary, which blends harmoniously into a whole but is also able to highlight the distinctiveness and uniqueness of each. We are so enthralled by the films of avant-garde, built like ballets, from confidential elegance of Fred Astaire and Ginger Rogers or acrobatic energy of Gene Kelly. But we also discover how the films of John Ford the dance always has a precise meaning and narrative not only aesthetic or as in "some like it hot" by Billy Wilder, Jack Lemmon, disguised as a woman, dancing the tango with Joe Brown to increase the comic effect: This sensual dance in which men and women have clearly defined roles, lets blow the game of transvestism and double meanings.